Quello tra vino e supplì è un appuntamento segnato da grandi emozioni. Un incontro di sapori appassionante che, una volta provato, sarà il punto cardine dei tuoi più piacevoli happy hour.

In effetti non c’è modo migliore di inaugurare un buffet con dei magnifici supplì! Un cibo che è da solo una festa.

Ecco perché questo Wine Food pairing, che avevo già introdotto qui, merita un resoconto ancora più ampio e dettagliato. Quindi preparati, nelle prossime righe, ad accogliere i migliori abbinamenti vino e supplì.

Ti presento il supplì

Chiamarlo antipasto è riduttivo! Il supplì è un mito della gastronomia italiana. Poco conosciuto al di fuori di Roma, rappresenta uno sfizio irresistibile per chiunque si trovi nella capitale. Una di quelle ricette che, inspiegabilmente, ancora ha girato poco il mondo. Forse, però, il segreto della sua deliziosità è anche questo: restare locale, restare segreta, proprio come la sorpresa che il supplì cela al suo interno.

La prima ricetta scritta del supplì compare nel “Manuale del Cuoco e del Pasticciere” di Vincenzo Agnoletti, stampato tra il 1832 e il 1834.

Il nome scelto per questo timballo di riso, panato e fritto, richiama proprio la parola francese surprise (pronunciata surpri), a indicare la sorpresa che questo cibo racchiude. Un appellativo scelto e diffusosi proprio durante la presenza francese a Roma nell’800.

Un piacere e un divertimento allo stesso tempo: la vera essenza di uno street food così buono che ha abbandonato le strade per entrare un po’ nelle case di tutti.

La ricetta originale dei Supplì
La ricetta originale dei Supplì, conservata al Garum, Museo della Cucina, a Roma.

I sapori e i profumi del supplì

Il supplì è una ricetta succulenta e con una grassezza evidente che deriva dalla bella frittura e dalla mozzarella usata nel ripieno. La stessa consistenza del supplì, con la panatura a sigillare l’interno formato da piccoli timballi di riso, ha una certa pastosità che contribuisce ad accrescere la sensazioni tattile di grassezza. In una ricetta come la surprise di riso è di certo il gusto a dominare ma non dimentichiamo anche gli aromi della frittura e quelli del pomodoro usato per condire il ripieno, spesso accompagnato da del basilico.

Profumi che sono mediterranei e dalle sfumature acide e balsamiche: un effetto retro nasale che è già ideale nell’alleggerire ogni boccone.

Supplì: una vera surprise

Vino e supplì: quali sono i vini più adatti?

Il vino giusto in abbinamento dovrà accompagnare le note aromatiche del supplì, valorizzandone il gusto e limitandone la pesantezza.

Sono tantissimi i vini che possono riuscire nell’impresa.

Ecco perché nell’abbinamento vino e supplì ti suggerisco spumanti, frizzanti, bianchi, rosati epersino rossi.

Supplì e vini spumanti

Sia bianchi che rosati, sia metodo classico che Martinotti, gli spumanti possono essere un’ottima scelta vinosa accanto ai classici supplì. Le bollicine hanno quell’effetto sgrassante che ti fa apprezzare ancora di più il gusto di ogni morso.

I più adatti al pairing sono quelli che hanno profumi croccanti ed erbacei, dal gusto nettamente secco e con risvolti gusto-olfattivi poco dolci o prevalentemente improntati sui frutti rossi. Largo quindi ai dosaggi zero, ai brut e agli extra brut.

In particolare, in un abbinamento vino supplì, chiamo all’appello soprattutto le seguenti bollicine:

Trento DOC Rosé –qui è il Pinot Nero che fa la differenza, con un tocco di Chardonnay, con bollicine fresche che richiamano le erbe, gli agrumi e la frutta secca. Un abbinamento che riesce ancora meglio con versioni Extra Brut e Pas Dosé.

Franciacorta Rosé e Blanc de Noirs – Sempre il Pinot Nero, anche se di un’altra zona, compie la magia, accanto alle uve di Chardonnay. I rosati spumeggianti siglati Franciacorta DOCG hanno uno spessore ideale e un’acidità succosa che con i supplì regala attimi di puro piacere. Anche se il colore non è rosa pallido, i Franciacorta Blanc de Noirs hanno la stessa carica per omaggiare la “sorpresa”. A omaggiare il gusto dei supplì ci pensano anche le più classiche Cuvée franciacortine, per tanti abbinamenti di successo.

Aglianico Spumante Rosé – Non sono molte le cantine a puntare sull’Aglianico in versione spumante ma quelle che lo fanno regalano bollicine che restano impresse. Quest’uva  a bacca rossa è sicuramente più famosa per le sue delizie in rosso, imponenti e saporite, ma anche nelle sue versioni spumantizzate realizza nettari dalla spiccata impronta gusto-olfattiva. Un insieme di freschezza, sapidità, persistenza e fascino mediterraneo che con i supplì sta davvero bene.

Etna Rosato Spumante – Che grande equilibrio aromatico in questo tipo di rosé spumantizzato: note di frutta secca si fondono a sensazioni di agrumi, frutti rossi e sottobosco. Profumi perfetti accanto a quelli di un supplì, che si completano con un sapore minerale e brioso.

Bellone Spumante – Un vitigno a bacca bianca, del Sud del Lazio, che fa furore con tanti abbinamenti, di mare e di terra. Dotato di un importante mix di freschezza e sapidità, anche in versione spumante, fa grande compagnia ai sapori di un supplì al telefono. Per chi vuole sperimentare un pairing davvero locale.

Franciacorta Brut La Montina
Il Franciacorta Brut La Montina si abbina con successo al gusto dei supplì

Supplì e vini frizzanti

Con la loro grassezza golosa, i supplì beneficiano sempre dell’accompagnamento delle bollicine, anche di quelle più delicate.

 I vini frizzanti rappresentano un ottimo compromesso tra freschezza e struttura, specie quelli ottenuti da uve rosse. Vini mossi come il Lambrusco di Sorbara DOP secco, il Gutturnio dei Colli Piacentini e dell’Emilia Romagna in generale, nonché la Bonarda dell’Oltrepò Pavese hanno quel fascino succoso, dissetante e profumato, che accanto ai supplì può avere numerosi estimatori.

Due vini mossi da abbinare ai supplì
Due vini mossi da abbinare ai supplì

Supplì e vini bianchi

Quali saranno i bianchi più adatti per accompagnare un supplì? Anche qui per avere una sorpresa gradita, acidità e sapidità sono le chiavi di volta in un abbinamento di successo.

Bianchi da uve Fiano – L’uva Fiano ha la capacità di regalare vini dalla netta impronta vegetale, con note campestri che ben si sposano a nuance più fresche e succose che ricordano gli agrumi e la frutta esotica. I bianchi più giovani, realizzati con questo vitigno, sono una compagnia appetitosa per dei ricchi supplì, anche grazie al loro approccio minerale e rinfrescante che pulisce bene il palato dopo ogni assaggio, ravvivandolo con ritorni quasi dissetanti. Ecco perché un Fiano di Avellino giovane, un Fiano del Sannio o di altre zone della Campania, del Lazio e della Puglia, è una scelta gustosa nell’abbinamento vino e supplì.

Sauvignon Blanc – I poteri del Sauvignon si apprezzano anche in questo particolare abbinamento. Con i supplì le note vegetali dei Sauvignon Blanc nostrani, dal Friuli ma anche dal Lazio (provare per credere), creano un abbinamento più che appetitoso. Sarà per quella loro vivida impronta aromatica e quell’irresistibile mix di succosità e freschezza che te li fa desiderare in Estate come in Inverno, prima e durante un pasto.

Bianchello del Metauro – Un bianco da uve autoctone delle Marche, fresco e sapido, segnato da profumi agrumati e floreali. Un vino versatile e disinvolto, dal gusto succoso e persistente, perfetto per spirito e personalità ad accompagnare golosi street-food, tra cui proprio i supplì.

Bellone del Lazio– La mineralità è il suo segno distintivo! Ecco perché con questo vitigno a bacca bianca, autoctono del Lazio, si ottengono anche dei bianchi fermi più che validi in abbinamento a dei supplì. Preparati ad apprezzare la lunga sapidità e i ricchi profumi fruttati di questo pairing.

Falerno del Massico Bianco – Un bianco campano a tutta Falanghina, generoso in acidità e mineralità, con un ensemble di profumi sia dolci che dissetanti, con note di agrumi, frutta esotica e fiori primaverili. Un vino che crea un bel contrasto di sensazioni accanto ai supplì, senza alterarne la bontà … anzi, prolungandola.

Bianchi da uve Assyrtiko – Ecco l’intruso! Non un bianco italiano ma un nettare greco, ottenuto dalle uve omonime, di origine isolana. Diffuso originariamente tra le Cicladi e l’isola di Santorini, nel mare Egeo, questo vitigno viene oggi coltivato con successo anche nell’entroterra greco, dando vita a vini ricchi di sfumature balsamiche, dalla spiccata impronta sapida e rinfrescante, equilibrati da una struttura piena e piacevolmente rotonda. Un abbinamento che sa sorprendere il palato!

Tre vini bianchi da abbinare ai supplì
Tre vini bianchi da abbinare ai supplì

Supplì e vini rosati

Sono molti i vini rosati di successo accanto a dei supplì. Dovendo fare una scelta, mi butterei a capofitto sulle seguenti opzioni che hanno profumi e sapori ideali a rendere l’assaggio ancora più appetitoso, grazie a un appeal mediterraneo e rinfrescante:

  • Chiaretto Riviera del Garda
  • Maremma Toscana Rosato
  • Cerasuolo d’Abruzzo
  • Aglianico del Vulture rosato
  • Castel del Monte Bombino Rosato
  • Etna Rosato

Certo, può essere difficile avere sotto mano proprio una di queste tipologie di vino! Quindi ti do un ulteriore consiglio se ami l’accostamento rosati e supplì.

In generale, i rosé a base di Sangiovese, Montepulciano, Merlot, Negroamaro, Syrah, Nerello Mascalese e Aglianico hanno le giuste potenzialità per accompagnare con gusto i supplì, anche usati in blend. Sceglietene versioni fresche e succose per andare sul piacere sicuro.

Come abbinamento locale tra vino e supplì, ti suggerisco anche il fascino di due autoctoni laziali: Cesanese e Nero Buono. Queste due uve a bacca rossa danno rosati, anche spumanti, davvero sfiziosi, proprio in abbinamento ai supplì. Non sorprende che riescano a fargli compagnia anche in versioni rosse giovani e fresche.

Supplì e vini rossi

Nell’abbinamento tra vini rossi e supplì si deve puntare tutto su freschezza, leggerezza e profumi. Mai accostare a dei supplì un vino rosso troppo strong,  alcolico o tannico, si perderebbe tutto il piacere del fritto.

Accanto ai supplì vanno bene i rossi ricchi in acidità, con doti sapide in equilibrio e tannini delicati, capaci di spiccare per leggerezza e persistenza. Con una descrizione del genere, i vini rossi perfetti possono provenire da tutta Italia.

I vitigni più adatti per dar vita a rossi ottimi anche accanto ai supplì sono Merlot, Syrah, Barbera, Aglianico, Sangiovese e Nerello Mascalese: uve internazionali e nostrane che hanno tutte le potenzialità per creare ottimi duetti.

Ecco alcune tipologie di vini italiani ideali in abbinamento a dei classici supplì al telefono.

Barbera d’Asti – Quelli da uve Barbera sono un vero asso nella manica quando cerchi un rosso morbido ed equilibrato, mai invadente, dai profumi fruttati e boschivi, con un finish fresco e mediterraneo. Ecco perché una Barbera in purezza, magari non della zona di Alba, riesce a valorizzare il gusto dei supplì senza nasconderlo.

Dolcetto d’Alba – Anche l’uva Dolcetto, nelle versioni più schiette e leggere, lavorate in acciaio e affinate in vetro, regala ottimi vini da accostare ai profumi ei sapori succulenti e persistenti dei supplì.

Gutturnio – Un rosso realizzato con uve Barbera e Croatina che, anche in versione ferma, va d’amore e d’accordo con la fritta succulenza di un supplì. Tanta freschezza e una persistenza sempre vivace, ricca di sfumature floreali e fruttata, fanno ottima compagnia al goloso street food. Tra simili ci si attrae. Uno di quei rossi che anche quando affinato brevemente in legno non stona in questo abbinamento.

Rossi laziali da uve Nero Buono – Un vitigno antico e riscoperto, con successo aggiungerei! Non si tratta di rossi facili di trovare, quelli a base di Nero Buono; quando li trovi, però, ti sanno sorprendere. Il Nero Buono della DOC Cori, ad esempio, quando si apprezza fresco e giovane, lavorato solo in acciaio e con un breve affinamento, conquista con il suo innato fascino fruttato, erbaceo e speziato. Un carattere equilibrato fra freschezza e morbidezza lo rende ideale anche accanto a dei supplì.

Cesanese di Affile – Fermati alle versioni più leggere di questo grande rosso laziale, capace di esaltare i ragù più ricchi e i piatti di cacciagione più succulenti. Un’uva che permette la realizzazione di vini segnati da una personalità complessa e persistente. I rossi più giovani, ottenuti dalle uve omonime, vantano freschezza e già un lungo finish saporito che ben si sposa con il gusto di un supplì … per una doppia sorpresa di piacevolezza.

Piedirosso – Quest’uva a bacca rossa autoctona della regione Campagnia, valorizzata nelle DOC locali Vesuvio, Campi Flegrei, Sannio e Ischia, regala vini dai tannini delicati, con profumi nettamente mediterranei e una bella spina acida. Da uve Piedirosso nascono vini capaci di accompagnare bene la pizza, le paste con un sugo di verdure, le ricette di mare profumate e sugose, i piatti a base di carni bianche e salumi … all’elenco ci puoi aggiungere anche i supplì.

Rossi da uve Frappato – Un’uva siciliana per dei rossi che amano farsi amare per i profumi fruttati, vibranti e succosi, e per una fresca persistenza da apprezzare fin dalla gioventù. Leggerezza e sapori che vanno a braccetto con i sapori di un supplì.

Etna Rosso – La DOC Etna ci ha accompagnato per tutto questo viaggio a tema vino e supplì. Anche i rossi del Vulcano, da scegliere giovani e affinati in acciaio, o brevemente in legno, possiedono quella sinergia di sapidità e freschezza che promette scintille accanto a dei supplì. Un match gustoso per apprezzare la storica ricetta e, insieme, il fascino esplosivo ma equilibrato di un gran rosso italiano.

Abbinamento vino e supplì: 3 rossi ideali
Abbinamento vino e supplì: 3 rossi ideali

Quali vini ti piacciono in abbinamento ai supplì?

Non hai ancora trovato il vino capace di conquistarti in abbinamento ai supplì? Allora, dai un’occhiata ai seguenti articoli per intraprendere gustosi esperimenti. Cheers!

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