Spesso si cercano rossi da abbinare alle ricette di mare … e i Vini Rossi per i Piatti Vegetariani non li vogliamo? Certo che sì!
Se la forza di un vino rosso diventa spesso sinonimo di grandi carni e formaggi saporiti e profumati, l’associazione non è sempre valida o, almeno, non è la sola possibile.
Ci sono infatti tanti rossi adatti a ricette vegetariane e in questo articolo ve ne voglio raccontare alcuni, tutti italiani.
Vini Rossi e Piatti Vegetariani: quali scegliere
Quali sono le caratteristiche che accomunano verdure, ortaggi, funghi e legumi? La tendenza dolce, accompagnata da un pizzico di tendenza acida o amarognola, a seconda dei casi, a cui possiamo aggiungere la pastosità di fagioli, ceci e affini.
I profumi giocano un ruolo molto importante, specialmente nell’abbinamento Vini Rossi e Piatti Vegetariani. Molte verdure e ortaggi hanno infatti una particolare aromaticità che merita di essere esaltata dai profumi del vino giusto. Non è un caso, ad esempio, che l’appeal balsamico e terroso, tipico di un rosso a base di Cabernet Sauvignon, si sposi molto bene con le ricette con protagonisti funghi e tartufi, anche solo vegetariane.
Pertanto, in questo tipo di abbinamento, il rosso da scegliere dovrà essere più forte nei profumi che al gusto: persistente sì, ma senza risultare tannico e strutturato, fresco e minerale al punto giusto per insaporire e sgrassare la tendenza dolce e la pastosità di ortaggi e legumi.
I tannini vanno anche bene, a patto che la ricetta sia ricca di salse o sughi, perché con le verdure ci si fanno anche gustose zuppe e vellutate, da gustare con pane e crostini.
Vini Rossi e Piatti Vegetariani: Vitigni e Vini
Impossibile fare un elenco di tutti i Vini Rossi per Piatti Vegetariani … anche perché non credo che riuscirò mai a sperimentarli tutti … e nemmeno tutte le possibili ricette. Pertanto, di seguito, riporterò i vitigni generalmente più adatti accanto a pietanza di questo tipo, con qualche esempio specifico che ho avuto la fortuna di testare e far provare.
Barbera
Con il pesce, con le verdure, con i salumi, con le carni bianche e rosse. Ormai si sa, la Barbera è un vitigno con cui si creano rossi dotati di un equilibrio da vendere, com’è ad esempio la nota Barbera d’Alba, prodotta nelle Langhe. Fresca, di buona sapidità, dal finish morbido e dai profumi vivaci, di fiori e frutti rossi, con leggere note speziate e vegetali. Un grande jolly in tavola, basta scegliere quella giusta. Per i piatti vegetariani, tra tutte quelle provate, almeno finora, la Barbera d’Alba Granera Alta 2020, di Cascina Chicco, è stata la più squisita accanto a dei semplicissimi peperoni arrostiti, con dei funghi portobello gratinati e con una profumata zuppa di pomodori e cipolle. Una Barbera d’Alba morbida e fresca, grazie al mix di succosi richiami alle visciole e di sensazioni balsamiche.
Dolcetto
Dalle uve di Dolcetto possono nascere rossi sontuosi così come rossi freschi e beverini. In quest’ultimo gruppo rientra, ad esempio, il Dolcetto d’Acqui Marchesa di Marenco, elevato unicamente in acciaio. Con i suoi profumi vinosi, di amarene e petali di rosa, e il finish setoso si abbina bene a delle polpette di ricotta e radicchio e con degli gnocchi alla crema di funghi.
Cabernet Sauvignon
Come accennato, il Cabernet Sauvignon è quell’uva con l’aromaticità perfetta per esaltare molti ingredienti della terra. Basta sceglierne versioni giovani, profumate e saporite, con quella freschezza e leggerezza gustativa che mette proprio in mostra il fascino erbaceo del vitigno.
Tra tutti i vini rossi, finora provati, con protagonista il Cabernet Sauvignon, sono due quelli che ho più apprezzato in abbinamento a ricette vegane:
- Cabernet Sauvignon 2020 Borgo Magredo – un Cabernet Sauvignon Friulano, della DOC Grave, dalla piacevole mineralità e dai profumi fruttati e balsamici. Nonostante il passaggio in legno, le note speziate non risultano pervasive e lasciano al nettare la sua impronta più rinfrescante. Ottimo con una tiella di melanzane al tartufo.
- Varvarà 2018 Castello di Bolgheri – Com’è possibile? Un potente rosso di Bolgheri, con protagonista il Cabernet Sauvignon, va bene accanto alla delicatezza di un piatto vegetariano? Direi proprio di sì. Bolgheri è una denominazione che va setacciata quando si ha voglia di funghi e tartufi e il Varvarà, grazie al suo gusto armonico ed equilibrato e i profumi boschivi, di frutti rossi, terra, erbe officinali e pepe nero, è un compagno perfetto accanto a dei funghi gratinati al forno o con una ricca pizza ai porcini.
Raboso
Un vitigno ben noto in Veneto, molto meno nel resto della penisola. Con il suo carattere grintoso e spesso tannico può sembrare un insolito compagno accanto a piatti solo vegetariani. Eppure, con un mirato élevage, anche in legno, le sue uve regalano rossi equilibrati, saporiti e persistenti, sempre vivi in freschezza. Forse uno degli abbinamenti più inaspettati ma perfettamente riusciti ha visto il Raboso di Ornella Molon – gustosissimo – in un perfetto pairing con dei finocchi gratinati.
Un abbinamento vino rosso e piatti vegetariani che mai mi sarei aspettata ma che risulta delizioso per profumi e gusto. D’altronde, gli aromi di lampone, pepe rosa, liquirizia ed erba tagliata, che così bene delineano il carattere di questo vino, insaporiscono a puntino la semplicità dei finocchi al forno.
Merlot
Con il Merlot si apre un mondo: si passa dai grandi Merlot che si abbinano al piccione ripieno ai Merlot più semplici, diversamente gustosi, perfetti anche per una zuppa ai funghi o per delle polpette di ceci e melanzane. A quest’ultima famiglia di vini rossi per piatti vegetariani, rispondono dall’Italia molti Merlot del Collio. Elevati in acciaio o brevemente in legno, hanno quei profumi fruttati e balsamici, con solo lievi accenni speziati, di liquirizia, che li rendono perfetti compagni per il gusto terroso di melanzane, funghi e peperoni.
In particolare, il Merlot Alfiere Rosso, della DOC Friuli Isonzo, firmato Feudi di Romans, è delizioso con delle polpette veggie di pomodori e melanzane, con un classico falafel o anche solo con una pizza ripiena di scarola, pinoli e uvetta.
Refosco dal Peduncolo Rosso
Grande freschezza e tannini vellutati: così si presenta una delle uve più tipiche del Friuli Venezia Giulia. Il Refosco dal Peduncolo Rosso è un vitigno protagonista di vini beverini, succosi, profumati ed equilibrati, con appena un tocco di tendenza amarognola.
Quello di Ermacora, dai Colli Orientali del Friuli, è ottimo accanto a una vellutata di carciofi e porri che arricchisce con la sua freschezza, la delicata verve tannica e quel suo leggero finish amaricante che ci sta proprio bene. A completare la buona riuscita di questo abbinamento arriva la bella fusione di profumi fruttati, floreali ed erbacei, con un tocco di liquirizia, che esaltano bene quelli dei carciofi e dei porri.
Pinot Nero
Di fascino boschivo ne ha a vagonate. Ecco perché il Pinot Nero, in versioni giovani, leggere e profumate, si abbina bene ai piatti della terra, specie se hanno come protagoniste le melanzane, i funghi, le cipolle e i peperoni. In particolare, trovo che il Pinot Nero della Cantina Tramin sia particolarmente delizioso in abbinamento a dei crostoni ai funghi, a una semplice polenta con crauti o cipolle in agrodolce o a una pasta con funghi e melanzane. Quattro wine – food pairing che fanno gran figura in un menù vegetariano.
Groppello di Revò
Non quello del Lago di Garda. Ho già riportato le delizie del Groppello di Revò, o delle Dolomiti, qui e qui, in due racconti diversi per profumi e sapori. Un’uva a bacca rossa che regala vini davvero promettenti in un menù vegetariano se non del tutto vegano. Ad esempio, il gusto fresco, delicatamente tannico e la viva profumazione, con ricordi floreali, vegetali, fruttati e leggermente spicy, rendono il Groppello Laste Rosse un perfetto compagno per i tipici tortel di patate, accompagnati da un contorno di funghi ed erbe di campo. Leggerezza e succulenza insieme.
Aglianico
Un solo vitigno per vini rossi dalle mille sfumature: freschi e minerali, potenti e tannici. I profumi fanno la differenza nell’abbinamento tra ricette vegetariane e l’Aglianico della Campania. Un’uva che ben si trasforma in vini dai netti profumi mediterranei, con note di frutti rossi ed erbe aromatiche a cui possono aggiungersi vive sfumature speziate, in base al tipo di élevage.
Quello di Villa Raiano, maturato sia in legno sia in acciaio, è sorprendentemente gustoso accanto a uno zuppa di fagioli che ne smussa la forza dei tannini e ne esalta ancora di più i profumi di frutti rossi ed erbe officinali.
Negroamaro
Celebre uva pugliese per ricchi rossi e succosi rosati. Uno di quei vitigni da cui nascono ottimi vini sia da carne che da pesce.
Sì, l’Otre fish di Cantine Teanum è un ottimo rosso da pesce … ma perché limitarsi? Fresco, profumato ricco di profumi di ciliegie e spezie dolci, un nettare ottimo nell’esaltare i piatti con il pomodoro come protagonista. Perfetto accanto a una tortilla con scarola, pomodori e olive, con dei semplici pomodori grigliati o con una saporita pizza ai peperoni.
Nero d’Avola
Se immagini il gusto agrodolce di una caponata … pensi al Nero d’Avola, grande autoctono siciliano.
Il Nero d’Avola di Abbazia Santa Anastasia accompagna splendidamente questa classica ricetta, grazie al gusto morbido e succoso, dai tannini gentili. Un match che si completa grazie a una sintonia di profumi, con note di ribes rosso, pepe ed erbe aromatiche, che esalta l’aromaticità degli ortaggi usati.
Un degno compagno anche per una gustosa ratatouille salsata e profumata.
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