Ecco che oggi si parla di uno degli abbinamenti più sfiziosi dell’estate (e non solo).
E come potrebbe essere altrimenti, visto che la pietanza protagonista di oggi è la frittura di calamari!
Un piatto di pesce dal gusto delicato ma davvero ricco di sapore per il quale abbiamo a disposizione diversi compagni vinosi, altrettanto piacevoli.
Accompagnare degnamente, con un buon vino, una frittura di calamari ( se ci scappa qualche gambero va bene uguale 🙂 ) non è una missione difficile e, nelle mie prove, ho avuto modo di assaggiare diversi vini in grado di renderle giustizia.
Tuttavia, dovendo fare una scelta ponderata, devo ammettere che, almeno per quanto testato finora, sono tre i vini che davvero riescono ad esaltare il gusto e i profumi della frittura di calamari.
Non vi resta che scoprire di quali vini si tratta leggendo oltre!
I Vini perfetti per la Frittura di Calamari
Quello che accomuna i diversi vini di oggi, degni protagonisti di questo abbinamento, sono la vibrante acidità, l’intensa sapidità e la decisa persistenza, unite a un gusto e a un profumo fruttato, minerale e citrino.
Un Franciacorta come il Brut di Ricci Curbastro rinfresca sicuramente di più il palato con la sua effervescenza, mitigando la sensazione di fritto dei calamari. I profumi di lime e frutta esotica accompagnano con la giusta persistenza ogni assaggio, rendendo la frittura più delicata e leggera.
Il gusto fresco, sapido e dolcemente burroso di questo Franciacorta arricchisce il sapore dei calamari, regalandogli una maggiore intensità.
Per chi invece preferisce un vino fermo per questo abbinamento, ecco altre due gustose proposte: due vini profumati, intensi e davvero versatili.
Pertanto se poi vorrete usarli anche per altri abbinamenti, le opportunità di certo non vi mancheranno.
Cominciamo quindi a parlare della bontà del Brecceto di Trappolini in accompagnamento alla frittura di calamari. Un Grechetto in purezza che cattura il naso con intensi profumi fruttati e floreali: agrumi, nespole, camomilla, fiori di acacia compongono un bouquet piacevolmente fresco e persistente.
All’assaggio è veramente morbido, con un gusto sapido e avvolgente dove emergono note vulcaniche fumè che bene accompagnano la grassezza della frittura e il gusto dei calamaro.
Avete mai assaggiato dei calamari freschi cotti su pietra lavica? Fatelo e capirete appieno come il gusto “vulcanico” di questo Grechetto contribuisca ad esaltare il sapore di una frittura di calamari.
Ovviamente è un vino che si presta a tanti altri abbinamenti: ottimo con delle splendide capesante gratinate o anche con del semplice e gustosissimo pollo fritto.
L’ultimo vino protagonista di oggi è, fra quelli proposti, forse il più intenso e persistente e potrebbe essere utilizzato non solo per una bella frittura di calamari ma anche per una pasta arricchita con questi stessi molluschi, con delle belle capesante o con dei gustosi gamberi.
Il Timorasso dei Colli Tortonesi della Colombera conquista il palato con il suo gusto fresco e vivace, che ricorda all’assaggio la croccantezza delle mele e l’acidità del pompelmo, e la sua lunga persistenza agrumata.
Un Timorasso in purezza in cui troviamo nuovamente una vibrante sapidità arricchita da note fumè piacevoli e persistenti.
Un vino gustoso, profumato e davvero coinvolgente ad ogni sorso, adatto per tante pietanze aventi come protagonista il pesce: se lo trovate ottimo con la cottura provatelo anche con un bel calamaro ripieno, con una pasta arricchita con polpo e seppie o con una semplice pasta burro e alici.
Ora basta chiacchiere e cominciamo a riempire i calici in vista delle feste: i vini da provare li sapete già 😉
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