Ho così tanto sentito parlare dell’Amarone della Valpolicella Casa Giona che ho dovuto assaggiarlo al più presto. Me ne era stata decantata la piacevolezza, unita a un prezzo quasi incredibile. In effetti, l’ho trovato su Vivino, diversi mesi fa, a poco più di 15 Euro … un costo quasi impossibile per un Amarone. Come scrivevo qui, questo nettare di Valpolicella, tra i suoi tanti pregi, ha quello di sapersi evolvere nel tempo, se ben conservato ovviamente. Ecco, questa valutazione non la posso fare sull’Amarone Casa Giona. Classe 2019 … non ho saputo aspettare, ero troppo curiosa di scoprire il suo valore effettivo, nei profumi, all’assaggio … e con il giusto cibo accanto.
Vuoi scoprire l’appeal dell’Amarone Casa Giona, insieme ai suoi migliori abbinamenti? Allora prosegui la lettura.

SalvaTerra e l’Amarone dalla Valpolicella Casa Giona

Un Amarone dal piccolo costo ma con una bella storia. Chi lo realizza è la cooperativa SalvaTerra, con sede a Cengia, frazione di San Pietro in Cariano. Nata 30 anni fa, per volere dei fratelli Furia, oggi l’azienda riunisce diversi imprenditori e viticoltori locali, sotto il segno della pietra di Prun e dei terreni marnosi, elementi tipici del territorio, valorizzati con cura artigianale dai produttori aderenti. Un impegno che ha come cornice la storica Villa Giona, una dimora del tardo ‘400 circondata da un magnifico bosco e da terreni che ospitano filari vitati e uliveti. Il nome Casa Giona è stato scelto proprio a sancire il legame tra vino e territorio.
In particolare, le uve di Corvina, Corvinone e Molinara, alla base di questo Amarone, provengono da vigne situate nella Valle di Mezzane e nella zona di Cazzano di Tramigna, nell’area più orientale della Valpolicella. Vinificati in acciaio, dopo il tradizionale appassimento in appositi fruttai, i grappoli, una volta trasformati in vino vengono affinati per 18 mesi in botti di rovere.

L'Amarone della Valpolicella Casa Giona, annata 2019
L’Amarone della Valpolicella Casa Giona, annata 2019

Amarone Casa Giona: Degustazione dell’annata 2019

Non il classico Amarone, anche se ci siamo pienamente in quanto a colore. Un calice da cui spicca una bella tonalità rubino, satura e luminosa. I profumi sono inizialmente fruttati, con note di ciliegie e frutti di bosco in confettura. Poi, dopo un po’ di minuti, ecco che il vino rilascia anche sensazioni accattivanti, erbacee e floreali, che ricordano le violette e l’erba appena falciata. Una freschezza balsamica che cede il passo al calore delle spezie e alle nuance torrefatte, con note di vaniglia, caffè e cioccolato in bella vista. Un’aromaticità ricca che si dipana lentamente … di certo, si fa bene a stapparlo almeno una ventina di minuti prima di gustarlo.
L’assaggio è la parte che ho apprezzato di più: meno intenso e caldo rispetto all’idea generale di un rosso potente come l’Amarone e, forse, proprio per questo, già piacevole ed equilibrato, nonostante la giovane età. Il tenore alcolico, pari a ben 15%, si percepisce appena. Quello che spicca invece è l’ottimo terzetto composto da morbidezza, freschezza e sapidità. Un assaggio in cui non si sentono stonature. Una componente tannica ben inserita in una struttura succosa, segnata da una scia vellutata, impreziosita da una persistenza fresco-sapida che rende l’assaggio coinvolgente, con richiami finali alle tante sensazioni aromatiche apprezzate all’olfatto. Spesso l’Amarone è definito un “vinone”: un assaggio impegnativo, quasi da meditazione, che si abbina difficilmente ai cibi, vista la sua forza prorompente.
Invece, l’Amarone Casa Giona si beve benissimo in assolo ed è altamente godibile accanto a tante ricette diverse, senza per forza scomodare la cacciagione.

controfiletto al radicchio
Amarone Casa Giona: si abbina bene a un controfiletto al radicchio

Amarone Casa Giona: i Migliori Abbinamenti

Intenso senza strafare, profumato secondi i canoni e dotato di una bella freschezza.
L’ho trovato perfetto per accompagnare la succulenza di un controfiletto di manzo con radicchio gratinato e contorno di patate al rosmarino.
Il calore e i tannini fini del vino accompagnano bene la succulenza della ricetta mentre il suo profilo aromatico esalta i profumi sia del radicchio sia delle erbe.
La particolare morbidezza di questo Amarone, unita a note speziate e tostate per nulla invadenti, lo rende ottimo anche accanto a ingredienti dal profilo gustativo delicatamente amaro, proprio come il radicchio che, anche quando grigliato o gratinato, regala sempre il suo tipico tocco al piatto.
Al di là di questo abbinamento specifico, la personalità dell’Amarone Casa Giona lo rende il compagno ideale per tutte le seguenti ricette che, al suo fianco, ottengono un bonus di bontà e persistenza: straccetti di manzo ai porcini e timo, pappardelle al ragù di cinghiale, salsicce di cinghiale con cavolo nero e uvetta … visto, anche la cacciagione ci sta bene!
Un Amarone che apprezzi anche da solo, persino al momento dell’aperitivo o a fine pasto, magari accompagnato da un tagliere di formaggi stagionati. Senza liberare l’energia di un Parmigiano Reggiano di lunga stagionatura, il Casa Giona è già ottimo con degli assaggi di gorgonzola alle noci, con del Grana Padano con qualche goccia di balsamico, con dell’Asiago stagionato al miele di castagno.

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