Vogliamo parlare del Dorobianco di Avanzi? Una vera scoperta! Un bianco bresciano che tracima dal calice con la sua esuberanza aromatica. Tranquillo, non agitarti, ti gusto come si deve! Un nettare perfetto proprio per le ricette più amate della bella stagione ma sa anche come spingersi oltre. Se ami i bianchi dall’appeal succoso, freschi e dalla lunga scia aromatica, allora il Dorobianco è fatto apposta per te.
Continua la lettura per scoprirne i migliori abbinamenti.
Il Dorobianco della Cantina Avanzi
Con il Dorobianco siamo quasi sulle rive del Garda, tra le vigne di proprietà della famiglia Avanzi. Un’azienda che è nata quasi un secolo fa, a Manerba del Garda, in provincia di Brescia. Non bisogna farsi ingannare dall’imponente numero di bottiglie annue prodotte, poiché la qualità di gamma è tangibile, nei bianchi come nei rossi, passando per gli sfiziosi rosati, anche in versione spumante, a base soprattutto di Groppello, un’uva tipica della zona. Un’azienda vinicola che ha stabilito un profondo legame con il territorio che la circonda e che, oggi, produce sia vini che olio extra vergine d’oliva, da cultivar Leccino e Casaliva.
Un’attività che viene portata avanti grazie a quattro diverse tenute, per circa 50 ettari vitati, racchiuse tra i centri di Polpenazze e Sirmione, lungo la sponda Sud-Occidentale del Lago di Garda. Una vicinanza tra vigna e cantina che permette una lavorazione delle uve appena vendemmiate, affinchè tutta la loro naturale ricchezza venga trasmessa al vino.
Le etichette realizzate dalla famiglia Avanzi esaltano principalmente le uve autoctone, pur con un mirato contributo da parte di alcune varietà internazionali, come avviene proprio nel Dorobianco.
Dorobianco: Colore, profumi e gusto
Il Dorobianco nasce da un blend di tre uve: Trebbiano di Lugana (o uva Turbiana), Riesling e Pinot Bianco … un incontro innovativo e di successo. I grappoli provengono dalle Tenute di Desenzano e di Sirmione e, dopo una pressatura delicata, a freddo, vengono vinificati a bassa temperatura, in acciaio. Dopo un breve periodo di affinamento sur lie, in bottiglia, il Dorobianco è pronto a rivelare il suo fascino.
Il colore è diamantino, non mi piace definirlo paglierino, perché il giallo che contraddistingue questo bianco è effettivamente luminoso. I profumi ne rispecchiano la tonalità con sensazioni che vanno dalla scorza di limone al mango, passando per le nostrane pesche bianche, con note floreali che ricordano la mimosa e l’acacia. Un bianco leggero nel prezzo e nel gusto, dall’acidità viva e succosa, ricca di richiami alla frutta estiva e agli agrumi. Sa come concludere il suo show, con una persistenza sapida, rinfrescante e setosa.
Dorobianco: gli Abbinamenti migliori
Si apprezza bene persino senza cibo, perché il Dorobianco di Avanzi è un vino che fa da sé. Quasi lo addenti tanto sono vivide le sue sfumature aromatiche e gustative. Però, se lo provi con gli abbinamenti che sto per suggerirti … ne apprezzerai anche le doti più nascoste.
Primavera, tempo di asparagi, tempo anche del Dorobianco! Con la sua particolare fragranza, sfacciatamente agrumata, è un vino che si abbina molto bene alle verdure profumate, così come accompagna con successo tante ricette a base di crostacei, pesce e molluschi.
Per chi ama la leggerezza e le ricette vegetariane, il Dorobianco è delizioso accanto a una pasta con asparagi, alici, crûmble di pane tostato e scorza di limone. Un primo piatto già bilanciato e profumato che, nel carattere di questo vino trova la sua anima gemella. Il duo sinergico acidità – sapidità, che racconta bene la personalità del Dorobianco, va a insaporire ed energizzare l’appeal tendenzialmente dolce della ricetta. Per tutto il resto, ci sono i profumi. Quelli del Dorobianco amplificano quelli, già ben evidenti, del piatto … per una vera esplosione di fragranza, primaverile ed estiva.
Con quali altre ricette possiamo apprezzare il fascino equilibrato e profumato del Dorobianco?
Come accennavo, questo bianco del Garda è ottimo accanto ai piatti di mare, nonché di lago, di cui valorizza la naturale sapidità. Ottimo nell’accompagnare dei tagliolini al ragù di persico, una tartare di ombrina agli agrumi, una frittura di paranza, dei calamari ripieni, un riso saltato con gamberi, pinoli e ananas, una grigliata di pesce.
La prossima volta lo proverò anche con del sushi fusion. Con la sua succosa e armoniosa bontà potrebbe ben riuscire anche in questa nuova e più esotica mission.
Cheers!