Il Taif di Cantine Fina è un bianco siciliano adatto ad abbinamenti succulenti, saporiti e speziati, nostrani e d’ispirazione orientale.
Intenso nei profumi, così come nei sapori, è un vino che salta subito all’occhio … e in bocca. Merito anche del suo colore appetitoso. D’altronde, le uve di Zibibbo, da cui nasce il Taif, sono famose per la loro ricchezza aromatica che rimane impressa a lungo.
Non dolci ricordi, stavolta, ma sorsi saporiti, vellutati e di grande piacevolezza.
Cantine Taif: Vini che lasciano il Segno
Chi non conosce la ricca tipicità e il fascino ardito dei Vini Fina? Gli amanti dei nettari siciliani, e non solo loro, sanno che i vini prodotti da questa azienda hanno una personalità decisa e territoriale, sia quelli realizzati da uve autoctone sia gli altri pensati e prodotti da uve internazionali.
L’azienda Fina prende il nome dal suo fondatore, l’enologo Bruno Fina, che nel 2005 ha deciso di ristrutturare una storica Tenuta nella campagna a Nord-Est di Marsala, in Contrada Bausa, vicino alla Riserva Naturale delle Isole dello Stagnone. Una Cantina gestita a livello familiare con un pubblico diventato presto internazionale.
Ciò che distingue la produzione Fina è l’unione tra tradizione e innovazione. Massimo rispetto dei terreni acquisiti, curati in completo regime biologico, e una cantina fornita di moderni impianti. Pratiche ecosostenibili ed evoluzioni tecniche che permettono di raccontare la materia prima in tutto il suo splendore … e le uve coccolate dall’esperienza Fina sanno proprio cantare.
Una musica da gustare in casa o, ancora meglio, come ospiti della stessa Tenuta che organizza visite ed eventi in tema Wine & Food.
Taif Cantine Fina: che carattere!
Produzione
Le uve di Zibibbo, con cui viene creato il Taif, provengono da una campagna collinare, soleggiata e ventilata, grazie alla vicinanza del mare. Un habitat in cui i grappoli del vitigno godono di un’ottima esposizione e a loro il sole piace davvero tanto. Vigne poste a 300 metri d’altitudine, su terreni di medio impasto, formati principalmente da argille.
Tali condizioni ambientali favoriscono una perfetta maturazione delle uve di Zibibbo, con acini cosi ricchi d’estratto che quasi li mangeresti, tanto sono succosi e saporiti. Però, è meglio aspettarne il vino, fidati.
Vendemmiato a mano e lavorato unicamente in acciaio, prima di essere imbottigliato, il Taif in fieri riposa a contatto con le fecce fini per ben 6 mesi. Un ottimo modo per acquisire ancora più sapore.
Il risultato di una lavorazione così accurata è un racconto avvincente di uno dei più famosi vitigni di Sicilia, in una versione secca che quasi porta via la corona alla sua parente dolce e passita.
Colore, Profumi e Gusto
Il nome Taif, scelto per questo Zibibbo in purezza, è un omaggio al periodo arabo-bizantino che così intensamente ha influenzato l’arte e la cultura dell’isola.
Senti subito tanti profumi tropicali in un calice del Taif di Cantine Fina. Un colore dorato luminoso, come un raggio di sole al mattino, catturato nel bicchiere. Note di pesche, melone, ananas e scorza di limone, guarnite da balsamici sentori di erbe aromatiche e percezioni fragranti di mandorle tostate … e corri subito ad assaggiarlo.
Un gusto vellutato che scivola in bocca, lasciando una lunga scia di ricordi fruttati e minerali. Sapore e pseudo-dolcezza che si rincorrono per un sorso incantevole, d’Inverno come d’Estate.
Taif Cantine Fina: Abbinamenti che lasciano il Segno
Come il loro Kikè, realizzato principalmente con uve di Traminer Aromatico, e il Sauvignon Blanc Mamarì, anche il Taif spicca per la sua abilità di sposare a meraviglia piatti profumati e carichi di sapore.
Il Taif di Cantine Fina è un campione negli abbinamenti che hanno protagoniste ricette dall’anima agrodolce, agrumata e speziata.
Uno Zibibbo secco che cavalca tutto l’anno e che ti godi facilmente accanto a delle sarde a beccafico, a un pesce spada alla siciliana, a un risotto con zucca, funghi e scquacquerone, a una tagliata di pollo ai peperoni o anche solo con una profumata pizza alle verdure.
In particolare, ho notato come il Taif si abbini particolarmente bene, per profumi e sapore, alle ricette, anche le più semplici, con i peperoni come star. Un ortaggio aromatico e dal sapore delicatamente piccante che ben si presta proprio a lavorazioni “in agrodolce”. Ad esempio, già solo con dei rustici ai peperoni, il Taif è una delizia ancora più irresistibile e rende speciali anche questi semplici appetizer.
Mare, monti e il Taif di Cantine Fina: un bianco siciliano per domarli tutti.
Proprio grazie alla sua aromaticità persistente e al gusto morbido ma anche succoso e saporito, è il vino giusto per accompagnare tante ricette esotiche, dal gusto deciso.
Sperimentalo accanto a un Pad Thai, con un pollo in agrodolce, con dei dim sum ripieni di carne di maiale, erba cipollina e funghi, con una tajine di verdure, con dei calamari all’andalusa, con un filetto di salmone alla senape, con una paella di mare o con una carica moussaka.
Più che un vino … un incontro tra culture e sapori.
p.s. Passione Zibibbo? Non perdere questo articolo dedicato a un altro Zibibbo secco, con gustosi abbinamenti.