Visto che il mese di Marzo si è aperto in omaggio al buon Greco di Tufo DOCG, con due visite ad importanti Cantine del Suo territorio, è opportuno consolidarne la fama di vino delizioso e ben sfruttabile proponendo un bell’abbinamento specifico.

Dico sfruttabile, perché come riportato qui, il Greco di Tufo è un vino bianco che, nonostante la struttura impegnativa e i netti profumi, si presta a molti abbinamenti di sicuro successo.

In questo articolo però ne vediamo solo uno, delizioso e allo stesso tempo elegante.
Altrimenti potete trovare tante altre proposte di abbinamento qui.

 

Il Greco di Tufo Devon 2013 delle Cantine Antonio Caggiano

Per una cena in onore del Greco di Tufo ho scelto il “Devon” delle Cantine Antonio Caggiano: un Greco di Tufo a mio parere dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
E’ facilmente reperibile online e nelle enoteche ad un prezzo compreso tra i 12 e i 14 Euro. In quel di Roma l’ho trovato all’Enoteca Costantini e pagato 13€.

Etichetta Greco di Tufo Devon 2013
Etichetta Greco di Tufo Devon 2013

Il Devon è un vino che rispecchia pienamente quelle caratteristiche che abbiamo visto essere tipiche del Greco di Tufo e ne esalta decisamente la specificità.

Quindi non è una sorpresa constatare la grande sapidità del prodotto che risulta quasi salino all’assaggio, capace di aggiungere quel quid saporoso in più a quei piatti con un’evidente tendenza dolce.

Ovviamente non possiamo dimenticare la freschezza di questo Greco di Tufo, anche se in questo caso mi sembra nettamente meno percepibile della sapidità.

I profumi del Devon sono principalmente fruttati, con sentori di albicocca, ananas, agrumi, frutta secca, e floreali, con note di ginestra. E’ percepibile in sottofondo anche una componente aromatica vegetale.

Tuttavia, secondo me, è senza dubbio all’assaggio che questo vino si fa veramente apprezzare, per la sua struttura, la sua morbidezza e la sua persistenza.

Si tratta infatti di un vino dalla struttura importante, pieno e corposo, non certo un bianco leggerino che scivola via appena bevuto: quindi un prodotto in pieno rispetto di quanto ci si aspetta da un vero Greco di Tufo.

Nonostante l’evidente componente sapida e l’acidità che rimane comunque ben percepibile, si tratta di un vino in cui si percepisce una buona morbidezza: le durezze che si sentono all’assaggio non sono assolutamente fastidiose.

Che dire della qualità dell’assaggio? Il Devon è un vino sicuramente saporito e persistente, con una lunga scia ammandorlata, ben percepibile e che rimane a lungo al termine dell’assaggio.

 

La prova di abbinamento

Come migliorare un vino così piacevole? In realtà è possibile e valgono sempre le regole di abbinamento viste in generale per il Greco di Tufo, magari leggermente calibrate in base a quelle tipicità del prodotto, che ho appena elencato.

Ho deciso si abbinare il Devon a degli spaghetti fritti su crema di zucchine e mozzarella con pomodorini grigliati e calamari.

Spaghetti fritti con calamari e pomodorini grigliati su crema di zucchine e mozzarella
Spaghetti fritti con calamari e pomodorini grigliati zucchine e mozzarella

Un trionfo di ingredienti a tendenza dolce, vivacizzati dalla presenza di una leggera speziatura e dall’acidità contenuta dei pomodorini.

L’acidità del vino e la sapidità agiscono in sinergia per mitigare nettamente la tendenza dolce della pietanza; la spiccata sapidità, in particolare, interviene per alleggerirne la grassezza, data dalla presenza della crema di mozzarella e della frittura.

Quello che mi piace soprattutto, in questo abbinamento, è l’aumento della persistenza del vino all’assaggio: la scia sapida finale del Devon diventa ancora più lunga e più piacevole.

… da provare e riprovare !

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