… di vino!

Se quelli visti qui sono gli accessori essenziali che chiunque dovrebbe avere per servire il vino in maniera decente, senza possedere tonnellate di gadget e spendere cifre “consistenti”, in questo post vedremo i must per chi di vino si intende (o crede di intendersi) 😉

Il Decanter … oggetto misterioso spesso usato a sproposito ma che comunque è sempre utile per “rinfrescare” gli aromi di un vino rosso. Di base andrebbe usato solamente per “decantare” un vino e quindi evitare che i residui presenti sul fondo di una bottiglia arrivino nel bicchiere.

Quindi, in teoria, perché ci sia necessità di questo strumento, un vino dovrebbe avere dei sedimenti da decantare … questo è il caso di vini che hanno avuto un luuungo tempo di permanenza e affinamento in bottiglia.

decanter classico
Un decanter classico

Spesso invece il decanter, più che per una decantazione vera e propria, si usa per “scaraffare” il vino rosso in modo da farlo ossigenare prima del servizio: in questo modo vini dai profumi non troppo evidenti o che hanno semplice bisogno di ossigenarsi un po’, hanno modo di farsi notare di più e al meglio delle loro potenzialità.

C’è da dire però che lo stesso lavoro riesce a farlo adeguatamente anche un bel bicchiere panciuto, dove si può versare il vino un po’ prima dell’assaggio; tuttavia bisogna dire che i decanter sono oggetti da tavola molto belli e non solamente utili …disponibili nelle forme più particolari.

Attenzione però al materiale del decanter e della caraffa che si vuole acquistar: da evitare sicuramente caraffe e decanter in materiali diversi dal vetro e dal cristallo che, al contrario della plastica ad esempio, non rischiano di contaminare profumi del vino.

Se gli strumenti rientranti nel gruppo “decantazione” sono conosciuti ai più e non solo dagli appassionati, la pinza da spumante non credo che lo sia.
Personalmente la trovo molto utile per stappare bottiglie parecchio ostinate. Insieme alla pinza, che sembra proprio uno schiaccianoci, troviamo anche il trancino per tagliare la gabbietta attorno al tappo.

Il secchiello da ghiaccio (il “seau à glace” come alcuni preferiscono dire) … è un oggetto che uso spessissimo, lo trovo molto utile e, anche esteticamente, mi piace davvero: alcuni di design moderno sono veramente splendidi.

Il problema è che per poter usare efficacemente questo strumento bisogna avere una bella scorta di ghiaccio per portare il vino a temperatura, altrimenti si può tranquillamente usare un wine cooler.

Inoltre alcuni secchielli sono anche ingombranti e per nulla economici, quindi bisogna considerarne effettivamente l’uso potenziale. Per me che vivo a bianchi e apro spumanti praticamente ogni giorno si tratta sicuramente di un must per avere la giusta temperatura.

E parlando di ghiaccio passiamo al … termometro: la temperatura di servizio cambia veramente le sensazioni organolettiche di un vino! In particolar modo le durezze di un vino vengono enfatizzate dalle temperature fredde: ecco quindi emergere con troppa forza, in un bianco troppo freddo, le note acide e sapide e in rosso “ghiacciato” le note tanniche.

Al contrario temperature troppo alte rispetto a quelle generalmente consigliate (che potete leggere qui!) smorzano le durezze e accentuano le morbidezze del vino: ecco quindi che un vino bianco o un prosecco, di cui tanto apprezziamo la freschezza della nota acida e la viva sapidità, perde il suo spiccato carattere all’assaggio.

Se si è appassionati e si vuole sperimentare il “gioco” delle temperature e i suoi effetti sui vini, è opportuno munirsi dell’apposito fragile termometro … occhio a ordinarlo online, non sempre arriva integro, purtroppo.

Il termometro va inserito non all’interno della bottiglia, non solo per una questione di igiene, ma perché la temperatura del vino va misurata direttamente nel bicchiere dove di base è sempre maggiore: quindi prima di servire il vino la temperatura va testata in un bicchiere a parte con l’apposito termometro.

Al posto del termometro classico si può utilizzare quello a cintura: una sorta di orologio-termometro in grado di rilevare la temperatura della bottiglia: personalmente lo trovo sfizioso e decisamente più pratico e più resistente del termometro classico.

In ultimo parliamo dei kit di sentori … un oggetto sicuramente da appassionati.

Spesso nelle descrizione dei profumi dei vini vengono nominati gli aromi più vari e singolari … molti però esistono effettivamente nel vino anche se sono difficilmente percepibili: tali sentori provengono dal corredo genetico delle uve, dal vitigno e dal terreno di provenienza e dai fattori di produzione e lavorazione del prodotto finale.

Per riconoscere tali sentori con più facilità si può ricorrere alle valigette di aromi preconfezionate che, volendo, si possono arricchire con ulteriori componenti, perché no?

Spesso siamo così assuefatti ad odori diversi che troviamo difficile distinguerne e ricordarne uno in particolare anche se ci è molto familiare: i kit di aromi servono proprio a differenziare nella nostra memoria gli aromi percepiti.

Ora, se volete, potete passare al girone finale degli accessori da vino che racchiude gadget aSSolutamente particolari … leggete il seguito qui!

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