Parlando di ostriche e vino non posso non menzionare uno dei miei ultimi assaggi estivi con delle ottime ostriche della Charente.
Com’è ovvio, specie se avete letto qui, ho scelto proprio un buon Muscadet per celebrare l’occasione e degustarle come si deve.
Avendo già avuto modo di sperimentare l’abbinamento ostriche – Muscadet in diverse degustazioni romane e direttamente sul luogo, nei pressi di Nantes, ero certa di andare sul sicuro scegliendo il Muscadet de Sèvre-et-Maine, Pierre de La Grange, prodotto dal Domaine Pierre Luneau-Papin.
Il territorio di produzione del Muscadet nella Valle della Loira è piuttosto ampio e diviso in zone e pertanto se si vuole acquistare un buon Muscadet può essere difficile orientarsi: a mio parere l’appellation Sèvre-et-Maine è senz’altro una garanzia nella scelta di un buon Muscadet, poiché il territorio dei Paix Nantais sembra conferire alle uve di Melon de Bourgogne tutte quelle qualità in grado di rendere un vino di carattere e perfetto in un abbinamento con delle ostriche.
Quello del 2013, del Domaine Pierre Luneau-Papin, poco a Sud/Est della città di Nantes, è un Muscadet con un ottimo rapporto qualità prezzo, anche se decidiamo di acquistarlo qui in Italia.
Trovandolo in quel di Roma all’ottimo prezzo di 12,90 Euro, presso l’enoteca Trimani, non ho potuto lasciarmelo sfuggire.
Ma veniamo ora alla bellezza degli abbinamenti con questo Muscadet.
Il Muscadet Pierre de La Grange e le Ostriche
In questo Muscadet si sentono subito le note agrumate, di mela golden e di biancospino assieme a quelle più dolci di mollica di pane e burro.
All’assaggio è evidente la leggerezza di questo vino bianco, con un tenore alcolico decisamente limitato, una sapidità addolcita e una buona freschezza che lo rendono subito piacevole.
E’ un vino bianco che può essere aperto al momento dell’aperitivo ma anche degustato a tutto pasto.
E’ sicuramente ottimo con tutti i piatti a base di ostriche, cozze e vongole, purchè non siano troppo costruiti ed elaborati: è perfetto con un sauté di cozze e anche con degli spaghetti alle vongole, ma per dei primi più costruiti e conditi e con dei pesci cotti al forno è senz’altro troppo delicato.
In generale rende meravigliosamente anche in abbinamento ai crudi di pesce e ai carpacci. E’ sicuramente da provare con una tartare di salmone, tonno e avocado oppure con dei bocconi di sashimi.
Tuttavia, se volete provare appieno tutte le qualità di questo vino, aprite delle ostriche e, senza aggiungervi niente, provatele solo con il Muscadet Pierre de La Grange: semplice ma indimenticabile.