Anche oggi vi propongo un bell’abbinamento anti afa con protagonisti il Bianco di Baal di Casa di Baal e un delizioso crudo di pesce: una scelta gustosa e assolutamente estiva.
Con l’occasione vi posso finalmente parlare di questo ottimo vino bianco salernitano ottenuto da uve di Fiano, Moscato e Falanghina, coltivate secondo una precisa filosofia biodinamica seguita ormai da anni dall’azienda agricola Casa di Baal, situata nell’antico territorio montecorvinese, all’ombra del Nebulano.
Il Bianco di Baal è un vino davvero perfetto per leggerezza, freschezza e gusto per una cucina di mare genuina e fresca come quella dei crudi.
Un vino in grado di esaltare senza coprire il gusto delicato dei crudi di mare arricchendoli con la giusta aromaticità.
Quello di oggi è un connubio semplice e facile da preparare ma incredibilmente ottimo nella sua semplicità.
Curiosi di scoprire l’abbinamento di oggi e il gustoso Bianco di Baal? Allora continuate la lettura!
Il Bianco di Baal: Colore, Profumi e Gusto

Il Bianco di Baal è caratterizzato da un colore giallo paglierino, nitido e brillante, un vino con un bel bouquet fruttato e vegetale da dove emergono gli invitanti profumi della frutta esotica, degli agrumi, tra cui pompelmo rosa, lime e mandarino, della pesca percoca, dell’albicocca, dell’origano e del basilico.
All’assaggio e’ un bianco con una bella energia, colpisce subito la sua invitante freschezza, improntata su note fruttate citrine a cui, solo dopo, segue il gusto più dolce della frutta gialla matura.
Anche la sapidità gioca un ruolo importante alla beva, se prima in punta d’assaggio sembrava predominante l’acidità, in coda rimane in bocca una bella e persistente sensazione sapida che conferisce al vino una piacevole e lunga saporosità, assolutamente priva di note amaricanti.
Il Bianco di Baal: Abbinamenti Cibo Vino
Con cosa abbinare il Bianco di Baal per esplorarne e assaporarne al meglio le potenzialità?
Personalmente vi suggerisco di abbinarlo a dei crudi di mare, dove il pesce e i crostacei mantengono quasi inalterate le loro caratteristiche organolettiche e dove questo vino interviene solo per aggiungere profumi e maggior gusto.
In particolare trovo che il Bianco di Baal sposi benissimo un bel carpaccio di ombrina con papaya, lime e olio evo.
Una ricetta semplice, anche se apparentemente esotica, dove tutti gli ingredienti vengono esaltati dall’aggiunta di un buon sorso di Bianco di Baal.
La freschezza del vino sgrassa meravigliosamente la leggera pastosità del pesce crudo, esaltandone la tendenza dolce e, allo stesso tempo, la scia piacevolmente sapida di questo bianco campano aumenta la persistenza dell’assaggio, rendendo il gusto dell’ombrina più intenso e avvolgente.
La presenza della frutta esotica dolce, papaya in questo caso, ma potete anche usare dell’ananas, richiama i profumi del vino e ne mitiga delicatamente la freschezza.
Viste le sue qualità organolettiche, è un vino che sta benissimo anche con il classico sashimi.
Se poi non amate i crudi di pesce, allora provate il Bianco di Baal assieme a un bel piatto di moscardini e patate (anche in versione insalata fredda), il risultato non vi deluderà: un abbinamento ugualmente riuscito dove apprezzare pienamente la genuinità dei molluschi e il gusto intenso di questo vino bianco salernitano.
Se non vedete l’ora di provare il Bianco di Baal insieme alle vostre delizie estive di pesce, lo potete trovare online qui a circa 8 Euro.