A volte l’assaggio di un buon vino diventa un gesto tanto piacevole e semplice quanto utile.

Anche se il clima di questo fine mese d’Ottobre ci sembra mite e temperato, la situazione non è la stessa in tutta Italia, come forse già saprete.

Nonostante la notizia degli allagamenti nel Sannio si sia ormai diffusa grazie all’appello del Pastificio Rummo – sebbene con ritardo rispetto al reale momento degli avvenimenti – moltissime aziende del territorio si trovano attualmente ancora in difficoltà, per il problema idrogeologico che ha colpito il territorio e in particolar modo i comuni alle pendici del monte Taburno.

Il Taburno
Il Taburno

In difficoltà ci sono diverse Aziende agroalimentari di cui magari abbiamo avuto modo di provare i gustosi prodotti e che forse non sapevamo nemmeno fossero tipici del Sannio, un territorio che anche solo parlando di cultura enogastronomica ha veramente tanto da offrire, soprattutto ora in questo momento di difficoltà.

Chi non ha mai provato un buon caciocavallo silano, il saporito olio extra vergine d’oliva Sannio-Caudino, il Nocillo e l’arcifamoso liquore Strega?

Liquore Strega
Liquore Strega

Quindi, quale momento migliore per apprezzare questo territorio?

Apprezziamolo ora assaggiandone le tipicità e ovviamente anche il vino, altro prodotto che rende il territorio del Sannio una perla della nostra penisola.

Oggi quindi vi consiglio un Aglianico del Taburno che ho provato un anno fa, prima ancora di iniziare la mia opera su BWined, un vino che ho apprezzato tantissimo e di cui avevo appuntato caratteristiche, pregi e potenziali abbinamenti.

Un vino che mi ha colpita con la sua intensità gustativa, un vino che suggerisce forza e calore, caratteristiche che ben rispecchiano la produzione vitivinicola del Sannio e che, ora come ora, sono elementi importanti per una prossima e rapida ripresa.

Un Aglianico del Taburno destinato a piacere non solo per la sua intensità, ma anche per il suo ottimo rapporto qualità prezzo … quindi non avete nessuna scusa per non provarlo, leggete oltre in dettaglio di quale vino del Sannio sto parlando e scoprite come abbinarlo!

 

Abbinando l’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia

In generale l’Aglianico del Taburno rappresenta un rosso di grande struttura: uno di quei vini che si aprono in momenti particolari, quando fuori fa freddo, quando si festeggia in compagnia, magari anche durante il pranzo di Natale.

Un vino impegnativo, strutturato ma ricco di gusto, destinato ad accompagnare piatti altrettanto succulenti.

Carni rosse e cacciagione da pelo e da piuma sono in genere compagni ideali per un vino importante come l’Aglianico del Taburno Doc.

l'Aglianico del Taburno di Fontanavecchia
l’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia

L’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia, con i suoi profumi dolci di prugna e di more, i suoi aromi floreali e vegetali di violetta, ciclamino e timo e la sua intensa speziatura che richiama la cioccolata fondente e il tabacco, è davvero splendido per esaltare il sapore della carne di una bella faraona, delle quaglie , dell’agnello o di un bell’arrosto di maiale.

Personalmente ho degustato questo vino con delle quaglie in salsa di Porto e sono rimasta sorpresa dall’intensità e dalla persistenza che il vino continua ad acquisire in abbinamento a questa pietanza.

Si nota una piena corrispondenza nella persistenza dei profumi e dei sapori. Le note fruttate e dolci del vino, perfettamente percepibili all’assaggio, accompagnano il gusto della carne, vivacizzandone il sapore con la loro fresca pungenza.

Allo stesso tempo le note speziate di questo Aglianico del Taburno insaporiscono la dolcezza della carne delle quaglie, aumentandone la persistenza.

Infine l’aroma della salsa al Porto si lega molto bene con la scia persistente e delicatamente speziata che il vino lascia a lungo dopo l’assaggio.

Nell’abbinamento con l’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia, per bilanciare la tannicità e il tenore alcolico del vino, è importante arricchire la nostra pietanza con una bella salsa saporita e delicata allo stesso tempo, come quella che si ottiene fiammando le quaglie con un bel bicchiere di porto e aggiungendo delle cipolle, delle patate o dei funghi in contorno, anche quest’ultimi prodotto tipicissimo del Sannio.

Se non amate le quaglie, anche con questo rosso robusto e importante avete a disposizione diverse alternative culinarie: provate l’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia con un bell’arrosto di maiale alle mele oppure anche con una faraona ripiena di castagne o ancora con un carrè di agnello al lardo di colonnata.

Qualunque sia la pietanza da voi scelta non ci sarà bisogno di insaporire troppo il vostro piatto, ci penserà l’ottimo Aglianico del Taburno di Fontanavecchia ad aggiungere quella speziatura e sapore in più.

Un Aglianico del Taburno, quello di Fontanavecchia, in grado di arricchire i nostri secondi piatti più importanti e lasciare un ricordo piacevole e duraturo in chi lo assaggia come splendido complemento di una bella cena in compagnia.
Un vino doppiamente buono poiché assaggiandolo ci rende felici e ci permette, nel nostro piccolo, di supportare ciò che di valido il nostro territorio offre … a volte per dare una mano ci vuole veramente poco.

Provate l’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia per la vostra cena di Halloween e, se non amate festeggiare questa festa, bevetelo uguale che di certo male non vi farà.

Poi, se sapete attendere, acquistatelo ora e provatelo o regalatelo a Natale, meglio portarsi avanti con lo shopping, no?

Cheers e #Savesannio !

 

p.s. Come vi accennavo il rapporto qualità prezzo è davvero delizioso, quasi quanto il vino stesso. Trovate l’Aglianico del Taburno di Fontanavecchia qui.

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