Sabato 30 Novembre, al Westin Excelsior Hotel di Roma, gli spumanti della Guida Sparkle hanno brillato con la loro bontà. Un mare luccicante di bollicine di qualità.

“Qualità”, una parola spesso abusata, dai toni quasi astratti, ma proprio in occasione di Sparkle ha preso vita attraverso il gusto affascinante degli spumanti secchi premiati, provenienti da tutta Italia.

Gli spumanti di Sparkle 2025 raccontano la Franciacorta, le terre del Prosecco, tra Asolo e Conegliano Valdobbiadene, il Trentino e le sue bollicine di montagna, l’Oltrepò Pavese e i tanti Metodo Classico e Charmat che oggi si producono in tutta la penisola e nelle sue isole.

E’ proprio il mercato spumantistico a splendere in Italia, sia nei consumi interni sia nelle esportazioni. Ecco perché sempre più vigneron, in diverse regioni, guardano ai propri territori e ai propri vitigni per capire dove poter dar vita a bollicine di fascino e qualità.

In vista delle feste, gli spumanti della Guida Sparkle fanno da bussola per tutti gli amanti delle bolle nostrane. Quali avranno brillato di più, durante l’evento?

Ecco il parere di BWined, sempre all’insegna della piacevolezza!

Gli spumanti premiati a Sparkle 2025

Clou dell’evento Sparkle è stata la premiazione degli spumanti migliori, a cui sono state conferite le prestigiose 5 sfere, dalla Rivista Cucina & Vini, ideatrice e realizzatrice della Kermesse e della Guida.

Francesco D’Agostino, presidente della Rivista che in questo 2024 festeggia i suoi 25 anni d’attività nel settore enogastronomico, ha consegnato ai rappresentanti delle cantine una targa celebrativa a sancire la distintiva bontà e personalità degli spumanti degustati alla cieca.

La Rivista Cucina & Vini celebra 25 anni d'attività, nella divulgazione enogastronomica
La Rivista Cucina & Vini celebra 25 anni d’attività, nella divulgazione enogastronomica

Come puoi notare dall’immagine sottostante, che riassume gli spumanti vincitori di Sparkle, a far incetta di premi è stata la Lombardia, con la Franciacorta in primo piano, seguita da Trentino e Veneto.

Gli spumanti della Guida Sparkle 2025 premiati con le 5 sfere
Gli spumanti della Guida Sparkle 2025 premiati con le 5 sfere

E quelle riportate sopra sono solo le bollicine vincitrici delle 5 sfere! I numeri di questa Guida sono decisamente più vasti e oltre all’eccellenza degli spumanti premiati con il massimo di voti, il volume accoglie una vasta platea di nettari italiani spumeggianti, tutti da leggere e gustare.

Una narrazione che intrigherà tutti gli amanti delle bollicine, corredata da una descrizione organolettica dell’etichetta, con informazioni tecniche, prezzo e, soprattutto, i possibili abbinamenti con il cibo … qualcosa per me ancora più appassionante!

Gli assaggi di BWined a Sparkle 2025

In un oceano di sapidità, freschezza e aromi croccanti ho dovuto – ahimé – effettuare una selezione. Con così tante bottiglie attraenti era impossibile provarle tutte. Il rischio era di perdersi, alla fine, e di non cogliere più le sfumature dei nettari.

Ecco perché i miei assaggi degli spumanti di Sparkle 2025 si sono concentrati su etichette che ancora non conoscevo, di cui avevo sentito parlare senza aver avuto modo di gustare.

Ho rinunciato, non senza rimpianti, ad assaggiare i Prosecchi premiati, che già ho apprezzato in passato e per cui ho scritto anche degli articoli di abbinamento. Ovviamente tra tante bollicine sfiziose a base di Glera, ho fatto comunque un’eccezione, sperimentando un asolano particolarmente cremoso e piacevole … di cui a breve leggerai.

Ho dovuto trascurare anche i vini spumanti di qualità, aka VSPQ, ma su alcuni avevo già avuto modo di esprimermi … e ci sarà ancora tempo per gustarli e sperimentarli negli abbinamenti.

Ora che ho espresso il mio dispiacere per gli assaggi mancati, ecco un rapido e appetitoso racconto degli spumanti di Sparkle 2025 che più mi hanno coinvolto, rallegrando i sensi!

Un viaggio che va da Ovest e Est, dalla Franciacorta al Trentino.

Degustazione degli spumanti di Sparkle 2025 al Westin Excelsior a Roma
Degustazione degli spumanti di Sparkle 2025 al Westin Excelsior a Roma

Franciacorta, patria dell’eleganza spumeggiante

Gli spumanti Franciacortini sono sinonimo di raffinatezza, tradizione e innovazione. Queste rinomate bollicine nostrane, rigorosamente metodo classico, si distinguono per complessità aromatica, freschezza e soprattutto mineralità. Tra tante bollicine eccellenti, in questo Sparkle 2025, ho sperimentato degli indimenticabili e inediti calici, eccone una summa saporita.

Terre d’Aenor

Occhi e palato vengono subito stimolati dallo stile e dal gusto deciso dei Franciacorta di Terre d’Aenor.

Le etichette, dai colori brillanti e vivaci, catturano bene l’essenza di questi Metodo Classico, dal perlage brillante e ricco dei profumi più tipici della denominazione. La cantina nasce con un’identità precisa e un’innata vocazione biologica, in vigna come in cantina. E’ sempre un piacere vedere come la modernità riesca a fondersi con la natura, valorizzandola senza stravolgerla.

Un’idea che ha animato fin dall’inizio la fondatrice della Cantina, Eleonora Bianchi che, coadiuvata dalla famiglia e da un team affiatato ed esperto ha dato il là a una produzione che riesce subito a farsi notare, ancora prima dell’assaggio.

Terre d’Aenor è stata premiata due volte in questa Guida Sparkle 2025, con il suo Satèn Ricciolina e il Brut Rosé, insigniti con le 5 sfere. Due Franciacorta diversi per profumi ma entrambi solcati da freschezza e sapidità, avvolti da una consistenza spumeggiante ma morbida.

Il Ricciolina lascia in bocca ricordi setosi di frutta esotica e croissant e già te lo sogni in abbinamento al sushi e ai crudi di mare.

Il loro Rosé, invece, sfoggia  un sorso avvolgente, dissetante e allo stesso tempo cremoso. Quando si dice “una crema!”. Con ricette di pesce e salumi, sarà una bomba. Già lo immagino accanto a degli assaggi di jamon iberico, con un polpo alla galiziana, con dei cicchetti di baccalà, con dei pomodori con il riso oppure con delle sarde alla beccafico.

Con cosa ti piacerebbe provarlo?

Tra le etichette prodotte ho trovato particolarmente avvincente anche il loro Brut, segnato da uno charme armonico per cui un bicchiere tira l’altro, lasciandoti in bocca ricordi gourmand di frutta estiva e piccola pasticceria. Un altro Franciacorta firmato Terre d’Aenor che non vedo l’ora di mettere in tavola e riprovare.

Marzaghe

La Cantina Marzaghe porta avanti una filosofia orientata alla sostenibilità, con una produzione limitata che prende vita solo nelle annate propizie. Se la natura non favorisce l’uva, gli spumanti firmati Marzaghe attendono!

 Situata a Erbusco, famosa località franciacortina, cura 10 ettari vitati che si dipanano tra il Monte Alto e il Monte Orfano, in una posizione pedoclimatica ideale per far sviluppare al meglio l’acidità e il bagaglio aromatico dei grappoli.

Non a caso i loro Franciacorta si caratterizzano per una straordinaria chiarezza aromatica, con richiami a fiori bianchi, agrumi e ricordi di nocciole tostate. Sono Franciacorta perfetti per chi cerca autenticità e una personalità decisa.

E’ proprio quest’ultima a portare le 5 sfere al Superno Dosaggio Zero, classe 2016. Un Franciacorta secco, dalla sapidità e dalla freschezza affilate eppur segnato da una persistenza densa e morbida al punto giusto, con ricordi di frutta fresca.

Questo Franciacorta sarà ancora più superlativo con una frittura di pesce e verdure oppure con un calzone farcito con mozzarella e pomodoro.

Il Satèn e il Brut hanno ugualmente un bel caratterino, con un’aromaticità più morbida e meno intensa, dai piacevoli ritorni gourmand, con sensazioni schierate di brioche, mela Golden, scorza di limone e mimosa. Già me li vedo finire in un lampo, con delle tartine gamberi, mela e lime, con un carpaccio di salmone, con una torta rustica funghi e ricotta.

Corte Aura

I vini Corte Aura hanno una storia segreta e ho avuto modo di scoprirla assieme agli assaggi.

Simbolo dell’azienda è la tartaruga, in antichità emblema di vita, resilienza, rinascita e longevità. E’ proprio il carapace dell’animale  a dare la forma alle etichette delle diverse Cuvée.

Quelle con la punta del guscio rivolta verso l’alto indicano gli spumanti giovani, da bere anche subito.

Quelli con il carapace rivolto all’ingiù segnano i Franciacorta più evoluti, i millesimati, quelli più longevi, lenti a maturare ma dalla gustosa “saggezza”.

Proprio i due premiati con le 5 sfere hanno l’etichetta in questa forma.

Il Blau è un Blanc de Noir con un nome che richiama le uve da cui nasce, quel Pinot Nero conosciuto anche con il termine “Blauburgunder” a ricordare il colore blu notte dei suoi acini. Questo Franciacorta Extra Brut, classe 2016, affinato 60 mesi sui lieviti, ha un incredibile spessore, nei profumi come al gusto. Gli aromi sono di frutta estiva e di bosco, con appena un tocco dolce di agrumi, di mandorle glassate e strudel di mele, di fiori di campo e fieno. Un assaggio salmastro e vellutato, sostenuto da una carbonica vibrante che esalta la freschezza ancora esuberante di questo spumante d’annata.

Il Blau è uno di quei Metodi Classico che sanno accompagnare con gusto anche ricette a base di carne. Da provare con una tartare di manzo al tartufo, con delle tartine di foie gras e ribes, con delle polpette fritte, con degli assaggi di Grana e mostarda di Cremona.

L’altro premiato di Corte Aura è il Raramé, dalla lucente etichetta blu. Questo delizioso tartarugone del 2012, 60% Chardonnay e 20% Pinot Nero, ha il potere dei contrasti.

Nei profumi trovi sia dolcezza che freschezza mentre al gusto scopri grande sapidità e, insieme, rotondità. Un’aromaticità ricca e spigliata in cui incontri le note della frutta esotica e del melone. accanto alle frizzanti note degli agrumi canditi, con un background di sensazioni degne della più appetitosa boulangerie parigina.

Un assaggio saporito ed equilibrato, lunghissimo nei suoi ricordi pasticceri e fruttati, fresco senza invadenza. Il Raramé rende lussuoso qualsiasi cibo e qualsiasi occasione.

Vorrei godermi un calice di questo Franciacorta Riserva con un sushi di tonno e mango, con dei gamberi in pasta kataifi con salsa agrodolce, con dei bocconcini di anatra all’arancia, con delle chips in salsa guacamole.

Villa Franciacorta

La produzione di Villa Franciacorta è rinomata per la sua qualità narrativa. Tante etichette diversificate a rivelare le potenzialità del Metodo Classico e delle uve locali, con Chardonnay e Pinot Nero in prima linea. Una produzione che si tiene al passo con i tempi, attuale e sostenibile, improntata al biologico. Solo millesimati a Villa Franciacorta e la punta di diamante è rappresentata proprio dalla Riserva Nobile Alessandro Bianchi RNA, un Extra Brut del 2007, realizzato in onore del padre di Roberta Bianchi, oggi alla guida dell’azienda.

Un Franciacorta travolgente, con 15 anni di sapiente affinamento, premiato proprio come “vino dell’emozione 2024“, nella guida Sparkle.

85% Chardonnay e un 25% di Pinot Nero per delle bollicine che profumano e sanno di frutta fresca e spezie, con percezioni di scorza di limone e caramello salato. Un gusto setoso, godurioso che lascia a lungo, in bocca, ricordi saporiti e tostati, quasi di frutta secca arrostita e ravvivata da richiami alla frutta fresca.

Un nettare prezioso da assaporare accanto a delle capesante gratinate, con un rollé di tacchino farcito con caprino e pistacchio, con delle lasagne ai carciofi.

Villa Franciacorta Riserva Nobile Alessandro Bianchi RNA, 2007, premiato come vino dell'emozione tra gli spumanti di Sparkle 2025
Villa Franciacorta Riserva Nobile Alessandro Bianchi RNA, 2007

Bosio

Chiudiamo il viaggio tra gli spumanti di Franciacorta, premiati nella guida Sparkle 2025, con un’indimenticabile ventata di freschezza.

L’azienda Bosio punta sulla qualità e sull’innovazione, proponendo Franciacorta che si distinguono per la loro eleganza e per un’innata acidità.

A donare questi tratti distintivi sono le uve e i vigneti, posizionati nella zona collinare di Corte Franca, a pochi Km di distanza dal Lago d’Iseo.

Il loro rosé, 100% Pinot Nero, con un affinamento di 30 mesi sur lie, ha un fascino profondo e regale, da ammirare e da gustare. Freschezza vibrante e un perlage setoso fanno da contorno a un gusto che è sapido e setoso al contempo, ideale anche per quel mitico abbinamento ostriche eFranciacorta! Per chi invece ama abbinamenti di sostanza, questo è il calice perfetto per accompagnare una raffinata catalana di crostacei, una tartare di gamberi e una sontuosa calamarata.

Il loro Boschedòr, che per un soffio non ha vinto le 5 sfere, mi ha ugualmente stregata. Hai presente quelle bollicine che profumano e sanno di piccola pasticceria, frutta tropicale e hanno un sorso rinfrescante, morbido e saporito tutto in uno? E’ lui! Il Boschedòr è un Franciacorta di cui è impossibile stancarsi. Un Metodo Classico che nasce e si evolve in armonia, 50% Pinot Nero e 50% Chardonnay. Così buono che lo abbini con tutto.

I Franciacorta firmati Bosio
I Franciacorta firmati Bosio

Stay tuned per i miei prossimi wine food pairing franciacortini!


Per scoprire di più, dai un’occhiata all’articolo dedicato ai migliori abbinamenti per gli spumanti Franciacorta.


Prosecco di Asolo: semplicità che incanta

Nel cuore del Veneto, il Prosecco di Asolo si fa apprezzare per il suo stile vivace, con le note della frutta fresca che si uniscono a quelle dei fiori primaverili e del miele. Questo spumante, con l’uva Glera come protagonista, ha il giusto mix di casualità ed eleganza che lo rende perfetto per ogni occasione.

Azienda Commendator Pozzobon Rosalio

La cantina Commendator Pozzobon Rosalio è una realtà che celebra il territorio con spumanti che combinano tradizione e modernità. Le loro etichette esprimono al meglio la tipicità del Prosecco di Asolo, tra i rilievi del Montello, con un profilo aromatico delicato e un perlage irresistibile.

Il loro Extra Dry, premiato con le 5 sfere, svolge un Metodo Charmat lungo, e si fa notare per il gusto schietto e beverino, ricco di sfumature di mela e pera, di fiori di glicine e magnolia, di erbe officinali e mandorle. Un sorso aromatico con cui arricchire soprattutto ricette vegetariane, anche vegane, e di mare.

Nella loro gamma di etichette, spicca anche il Rosé, uno spumante di qualità a base di Pinot Nero, dal colore ammaliante, con profumi e un sorso coinvolgente. Anche l’etichetta è dalla sua parte e contribuisce all’appetibilità della bottiglia.

Il rosé dell'azienda Commendator Pozzobon Rosalio premiato tra gli spumanti di Sparkle 2025
Il rosé sfizioso tra il Prosecco d’Asolo dell’azienda Commendator Pozzobon Rosalio

Trento DOC: le Dolomiti spumeggianti

Saliamo ora tra le Dolomiti per incontrare le bollicine del Trento DOC. Questi spumanti riflettono la purezza e l’intensità del loro territorio, con eleganza minerale e profumi avvolgenti.

Moser

Un’azienda famosa già dal nome e poi ancora più apprezzata per i suoi spumanti.

Visitarla, tra le montagne, è un’esperienza che vale ben più del viaggio, vista la cura con cui vengono accolti gli appassionati e la bellezza del contesto e della sala degustazione, dove la storia delle imprese ciclistiche di famiglia fa da perfetto contorno ai vini eroici prodotti.

Tra gli spumanti premiati a Sparkle 2025 spicca la loro Riserva 2011 … proprio così! Il Tracce di Moser è un Trento DOC con un affinamento di 12 anni e quello che stupisce al volo, oltre all’aromaticità intensa, è ancora la sua bella freschezza.

Giovane e maturo allo stesso tempo, il Tracce si fa amare con profumi di crema pasticcera, cedro candito, erbe alpine, fiori secchi, mandorle e zafferano. Un assaggio piacevolmente rotondo, dal perlage delicato, sapido e rinfrescante al punto giusto.

Classe innata da sposare con un risotto mazzancolle e zafferano, con un carpaccio di pesce con tartufo bianco, con una polenta con fonduta di formaggio di Malga.

Credo, tuttavia, che questo Trento DOC abbia ancora potenzialità tutte da esplorare in un abbinamento con il cibo.

Il Trento DOC Tracce Riserva 2011 di Moser
Il Trento DOC Tracce Riserva 2011 di Moser

Cembra

Chiudiamo il nostro tour tra le bollicine delle Dolomiti con una cantina simbolo della viticoltora montana. La cantina Cembra prende il nome dai suoi luoghi, con vigneti arroccati su un singolo pendio di una Valle Impervia che genera stupore e ammirazione.

Cembra è una Valle ma anche un attività di famiglia sinonimo di spumanti e vini di montagna e qualità.

Ogni bottiglia racconta l’amore per un territorio unico e difficile, con assaggi che sono un connubio di eleganza, acidità vibrante e complessità aromatica.

Il loro OroRosso, premiato con le 5 sfere tra gli spumanti di Sparkle 2025, risplende con profumi salini, floreali e fruttati, con note di mandorle e agrumi, e un gusto cremoso segnato da morbidezza e un lungo finish sapido.

Uno spumante da non perdere con un filetto di salmone in crosta, con una quiche agli asparagi, con degli gnocchetti speck e funghi o con una golosa Carbonara.

OroRosso Trento DOC, Riserva 2018, Dosaggio Zero
OroRosso Trento DOC, Riserva 2018, Dosaggio Zero

Sparkle 2025, spumanti e oltre

Le rivelazioni di Sparkle 2025 abbracciano il vino da vicino e comprendono anche altre aziende e prodotti nel settore food.

Per animare ancora di più l’evento, già effervescente, Cucina & Vini ha ben pensato di chiamare il ristorante di mare Le Brocchette, a Fiumicino.

Diverse varietà di ostriche, crudi e sfizi di mare sono stati il complemento ideale di molte bollicine presenti.

Per chiudere in dolcezza, gli assaggi del Panettone dell’Antica Pasticceria Muzzi, sponsor dell’evento, hanno regalato all’esperienza un tocco di dolcezza profumata, profonda e persistente. Da non amante del Panettone al cioccolato, con il loro ho dovuto ricredermi.

Infine, a risvegliarmi e prepararmi per il viaggio di ritorno nella Metro romana, ci ha ben pensato l’aromaticità croccante e tostata del caffè Toraldo, nuovo sponsor per questa edizione di Sparkle.

Un caffè incredibilmente cremoso, la loro miscela Origini, e dal profumo deciso, equilibrato e persistente anche senza zucchero. Un caffè che fa la crema anche quando preparato nella moka.

Una torrefazione napoletana che si fa sicuramente notare e che tornerò a trovare nel loro punto romano in Via del Plebiscito, per dei gustosi regali natalizi … anche per me!

Ricordando l’evento Sparkle 2025

Quella compiuta tra gli spumanti di Sparkle 2025 è un’impresa di assaggi che resta impressa.

Normalmente non amo le degustazioni di questo tipo, poiché nella confusione e tra tante distrazioni, suoni e odori, è difficile concentrarsi sugli assaggi del vino. Ciò nonostante è davvero una rarità trovare in uno stesso posto così tanti incredibili spumanti secchi, anche Millesimati e Riserva.

Un viaggio di scoperta che apre tante porte gustose, verso nuovi esperimenti di abbinamento cibo vino.

Per dare un tocco di Sparkle in più alle proprie giornate.

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