Eccomi pronta a raccontarvi e a mostrarvi alcune invitanti, imperdibili e deliziose particolarità di quest’ultima edizione del Taste of Roma 2019, un evento particolare in corso questi giorni, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e di cui avevo annunciato qui l’imminente e gioioso arrivo.
Se volete saperne di più, lasciatevi ingolosire, leggendo oltre!
Il Taste of Roma 2019 – Invitante
Una scatola preziosa che custodisce un ambiente comodo, rilassato ed elegante dove, nonostante la confusione – comunque moderata, posso sinceramente dire – si possono vivere esperienze diverse, capaci davvero di catturare corpo e spirito.
In questo caso possiamo usare il termine “spirito” nella sua accezione più ampia, per descrivere i lounge bar originalmente pensati per rivelare un lato del bere che, in Italia, è ancora considerato esotico e poco battuto: quello che vede proprio gli “Spirits” come protagonisti … anche accanto ai cibi e non solo nel pre e nel post cena.
Gli esploratori più audaci avranno l’opportunità di conoscere nuovi cocktail, pensati dagli esperti bartender del Residence Zacapa e del Tanqueray 10 Bar.
Un’idea divertente che anche i 14 Chef, protagonisti dell’evento, sembrano aver apprezzato, sorseggiando il cocktail servito al momento dell’inaugurazione, rinfrescante e delicato, proprio a base del Gin Tanqueray Ten, dall’inconfondibile aromaticità agrumata, officinale e speziata.
Ora starà a voi sperimentare gli sfidanti abbinamenti “Food & Spirits” suggeriti nel programma dell’evento.
Il Taste of Roma 2019 – Imperdibile
A meno che non abbiate tanto tempo a disposizione, conoscere le tante sfumature del Cesanese e i più deliziosi vini rossi del Lazio, a base di quest’uva autoctona, può rappresentare un’impresa davvero lunga e impervia.
Invece, al Taste of Roma 2019 c’è davvero la possibilità di fare una full immersion nel mondo del Rosso Cesanese, provando in un’unica volta le diverse espressioni di questo gran vino, tipicamente laziale.
Alla “Bottega del Cesanese” trovate proprio numerose e selezionate etichette, davvero imperdibili e che meritano di essere degustate, almeno una volta … poi chissà, magari avrete tempo e desiderio di visitare personalmente le magiche vigne dei vari produttori.
Un discorso, quello del Vino Cesanese, che avrete anche l’opportunità di approfondire ascoltando i seminari degli esperti sul tema, organizzati all’interno del “Salotto del Vino”.
Ecco, se proprio devo trovare quell’unica nota stonata, che non manca mai nei grandi eventi di questo tipo, è la scelta della location per questo “Salotto”. Seriamente? In un pullman? E le energie rinnovabili? E le pratiche in vigna e cantina per la valorizzazione delle biodiversità e il rispetto dell’ecosistema? Trovo che il mezzo scelto per ospitare un luogo d’incontro così importante sia un pochino fuori luogo e fuori tempo.
Giusto per voler puntualizzare quel piccolo tassello che stona un po’ con la bellezza complessiva di questa Kermesse.
Un tocco di magica Thailandia @ Taste of Roma 2019
Tornando all’innegabile splendore generale, ancora più imperdibile, specie se non avete mai progettato o già sperimentato un viaggio nell’enogastronomia Thailandese, è lo Stand del Taste of Thailandia, dove vengono preparate delle delizie – davvero tipiche – di questo paese dell’estremo Oriente, realizzate con cura da chi ben conosce le ricette e gli ingredienti più tradizionali di questa terra, dal fascino esotico, profumato e speziato.
Il Taste of Roma 2019 – Delizioso
Un evento super delizioso che invita davvero alla partecipazione tutti i curiosi e gli amanti della cucina rara, genuina e raffinata che, in questa kermesse, è stata presentata da 14 grandi chef del panorama gastronomico romano.
Chef con un’idea di cucina gourmet diversa, altamente esperienziale, raccontata attraverso un menù composto da tre pietanze più una particolare specialità, squisitamente pensata per esaltare tutti i sensi e, in particolar modo, la vista, poiché ognuna è stata ideata con l’obiettivo di celebrare un colore.
Tonalità che si vedono e che si assaporano con gran piacere!
I Cibi e i Vini al Taste of Roma 2019
Ho voluto provare alcuni piatti degli Chef proprio in abbinamento ai vini che sono stati selezionati dagli organizzatori dell’evento, in collaborazione con l’enoteca di Roma Trimani. Si tratta, come potete in parte vedere, di etichette davvero ricercate e gustose, non così facilmente reperibili e che avrei voluto sperimentare tutte … specie in abbinamento ai vari piatti proposti dagli chef.
Ma la vita è fatta di scelte e, per fortuna, stavolta sono veramente squisite.
Ve le racconto? Ve le racconto!
BWined @Tasting : la Specialità dello Chef Yamamoto Eiji
Data la mia passione per il sushi, non potevo negarmi l’assaggio della specialità proposta da Yamamoto Eiji, chef del ristorante Sushisen di Roma, per celebrare il colore nero: un Maki di Spigola e Capesante di Hokkaido al Thè verde Matcha e Tartufo Nero, Yuzu e Miso al Nero di Seppia, Sweet Kabù e Shishimai … praticamente una novella infinità di profumi, sapori e colori, dove il nero è il punto focale.
Un assaggio di roll sapientemente preparati con ingredienti genuini e raffinati: dei maki che conquistano con la loro spiccata tendenza dolce, la delicata sapidità marina, la pro fumosità tartufata e quello spunto delicatamente amaro e sapido dato dalle alghe croccanti e dalla salsa al nero di seppia. Un sushi davvero squisito e ricercato, dove ho trovato davvero adorabile la presenza del rinfrescante e succoso spicchio di sweet kabù.
Il vino in abbinamento, il Trebbiano Toscano Convenio di Casale Certosa, azienda biologica alle porte della capitale, delizioso nelle sue doti di morbidezza glicerica e persistenza fruttata, non mi ha però convinto molto in abbinamento ai maki sfiziosi dello chef Yamamoto Eiji: un wine – food pairing difficile, in cui forse avrei scelto un vino un pochino più profumato, fresco e minerale … una ricerca che mi riservo di perseguire.
BWined @Tasting : la Specialità dello Chef Fabio Ciervo
Semplicità pura. Deliziosa. Polpo e Sedano, una ricetta storica del Ristorante La Terrazza dell’Hotel Eden, rivisitata dal giovane Chef Fabio Ciervo.
Un piatto in cui veramente trovi tutto: la dolcezza e la tipica grassezza tenera della carne di polpo, la lieve tendenza acida e amara del sedano e una squisita sapidità e lieve piccantezza generale che condisce e arricchisce ogni assaggio … completato dalla croccantezza delle sfoglie sottilissime di sedano.
Un piatto delizioso che viene davvero sublimato grazie all’accompagnamento del Fatía , una fusione di Malvasia Puntinata e Trebbiano, prodotta dall’azienda biodinamica Palazzo Tronconi.
Un abbinamento cibo-vino un cui il Fatía incanta con la sua aromaticità morbida e fragrante, dove si sente appena uno sfizioso tocco citrino. Il gusto vellutato di questo bianco, dalla ben bilanciata mineralità si rivela davvero perfetto nel rendere più elettrizzante la consistenza della carne di polpo.
La associazioni tra vini e piatti gourmet sono spesso difficili, ma quello tra il Fatía 2017 di Palazzo Tronconi e il Polpo e Sedano del Ristorante La Terrazza è un abbinamento strepitosamente gustoso e perfettamente azzeccato. Vorrei potermene dare il merito ma non è così!
Però, vi posso suggerire, caldamente, di sperimentarlo, se vi capita!
Cheers!