Dopo tanta ricerca e fatica ho meritatamente scoperto, un pochino a sorpresa, un Vino perfetto per la Creme Brulèe.
Intendo un vino dolce, ovviamente, non vorremo mica rovinare un capolavoro dell’arte pasticcera come la Creme Brulèe con un vino secco, vero? (Se vi chiedete perché è meglio accompagnare i dessert con i vini dolci, leggete qui!)
Un passito o meglio un muffato piemontese poco conosciuto ma davvero meritevole di più assaggi.
Scopritelo con noi!
Un Vino perfetto per la Creme Brulèe: che Caratteristiche cercare nel Vino?
Vini dolci spumanti? Nì

C’è chi spesso consiglia degli spumanti dolci in abbinamento alla Creme Brulèe: una scelta potenzialmente valida ma non è di certo l’unica né la migliore per questo specifico abbinamento.
Infatti, in realtà, la grassezza della Creme Brulèe non conferisce al palato quella pastosità che invece pasta frolla, pasta brisèe, panna montata, panna cotta e crema pasticcera regalano.
Si tratta infatti di una grassezza meno intensa, più delicata, che può anche fare a meno dell’azione meccanica rinfrescante delle bollicine.
Un buon Moscato d’Asti Spumante viene spesso consigliato con successo per i classici dolci lievitati di Natale, per le panne cotte guarnite alla frutta e per i dolci fritti, tuttavia nel caso della Creme Brulèe abbiamo altri aspetti da considerare oltre la nota grassezza e, pertanto, è meglio scegliere un diverso e più adeguato compagno vinoso.
Se, però, siete amanti della tipica aromaticità del Moscato bianco piemontese, provate a sceglierne uno fermo in abbinamento alla Creme Brulèe.
Nella scelta del Moscato Spumante, il maggiore rischio sta nel conferire, attraverso l’acidità e l’effervescenza, un’eccessiva tendenza amarognola al dessert, che ne comprometterebbe la piacevole dolcezza.
Vendemmie Tardive e Vini passiti? Sì … ma quali?
Una Creme Brulèe realizzata a dovere è caratterizzata da una lampante dolcezza, da una grassezza dovuta alla presenza dell’uovo e della panna e da quella indimenticabile aromaticità data anche dall’aggiunta della vaniglia.
Un dessert dotato anche di una piacevole tendenza amarognola, per via della bruciatura superficiale con l’apposito cannello.
Con queste doti di base capite già che abbiamo bisogno di un vino dolce, perché dolcezza si abbina a dolcezza, ma anche dotato di media freschezza e di buona sapidità, per contrastare la grassezza del dessert.
Come accennavo, è bene scegliere anche un vino morbido, in grado di non accentuare la tendenza amarognola del dolce.
Dovremo anche scegliere un vino di media struttura e dotato di una buona profumosità, capace di accompagnare la succulenza ed esaltare l’aroma tipico della Creme Brulèe.
Di solito, in abbinamento alla Creme Brulèe si suggeriscono spesso i Passiti di Pantelleria.
Non a caso, in territorio francese, zona di nascita di questo ottimo dessert, si suggerisce il Muscat de Rivesaltes in abbinamento: un vino dolce naturale, a base di Moscato d’Alessandria.
Tuttavia non tutti i Passiti di Pantelleria sono adatti allo scopo e, pertanto, dobbiamo considerare che anche molti Muffati possono rendere ben giustizia a questo dessert.
Se, in alcuni casi, i passiti di Pantelleria possono mancare di un pizzico di freschezza e sapidità e risultare troppo marcati in dolcezza, lo stesso discorso non vale per i Muffati, spesso più leggeri e meno dolci, ma ugualmente morbidi, profumati e intensi.
Ed è proprio un Muffato il protagonista di oggi … ecco, ve lo presento.
Un Vino perfetto per la Creme Brulèe: Vendemmia Tardiva Sito dei Fossili di Bric Cenciurio

Vendemmia Tardiva Sito dei Fossili di Bric Cenciurio: Colore, Profumi e Gusto
Un oro intenso e limpido caratterizza l’aspetto di questo Muffato piemontese: una vendemmia tardiva con grappoli attaccati dalla nobile Botrytis Cinerea.
Al naso percepiamo subito profumi freschi e intensi, di frutta secca e candita, minerali, idrocarburi, fiori e spezie.
Un ventaglio aromatico estremamente variegato e piacevolmente intenso dove spiccano le note di cedro candito, kumquat, albicocca disidratata, verbena e lavanda, la granella di nocciole e il bastoncino di liquirizia con, in sottofondo, sentori iodati e di smalto.
All’assaggio si viene subito colpiti da un’invitante freschezza gustativa, giocata su note retro olfattive di limone, cedro e albicocca disidratata.
Sorseggiandolo lentamente, si percepiscono anche le note affumicate delle nocciole tostate e quella sapidità iodata che si estende su dolci note di zucchero a velo vanigliato.
Un muffato profumato, dolce ma estremamente fresco nel suo profilo agrumato di ampio spettro.
Vendemmia Tardiva Sito dei Fossili di Bric Cenciurio: un Vino perfetto per la Creme Brulèe
Questa Vendemmia Tardiva di Bric Cenciurio ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno per esaltare il gusto tipicissimo della Creme Brulèe: un dolce apparentemente semplice e delicato ma davvero indimenticabile.
Questo Muffato regala alla Creme Brulèe tutta la freschezza degli agrumi, la rallegra con una stuzzicante sapidità iodata, rendendola leggera come zucchero filato che si scioglie in bocca.
Un dessert di cui riusciamo, proprio attraverso l’abbinamento con il vino, a esaltare la dolcezza senza esagerarla, aggiungendo persistenza ai sapori e una maggiore e più incisiva profumosità, fresca e speziata.
Potrei raccontarvi ancora di questo fantastico dolce connubio, ma vi invito a provarlo personalmente!
Potete trovare la Vendemmia Tardiva Sito dei Fossili di Bric Cenciurio qui, a circa 18 Euro.
p.s. La Vendemmia Tardiva di Bric Cenciurio si può abbinare bene anche al classico Panettone, al Creme Caramel, la Panna Cotta al Caramello e al Mont Blanc, ma l’abbinamento migliore rimane quello con la Creme Brulèe.
Evitate di abbinare questo Muffato con dolci ricchi di frutta e di cioccolato.