Quando si parla di vino rosso spesso vengono immediatamente in mente i “grandi” vini rossi, quelli adatti ad accompagnare gli stufati di carni rosse, la cacciagione, i formaggi stagionati, tutti quei cibi e preparazioni importanti e ampie da un punto di vista gustativo.

Ecco quindi che diventano sinonimo di vero “vino rosso”, da riservare rigorosamente ai secondi piatti, quei grandi nomi noti a tutti: i Baroli, i Brunelli, i Sagrantini, i Nero d’Avola Siciliani, gli Amaroni e pochi altri.

I nomi riportati, fondamentali nel panorama vitivinicolo italiano, rappresentano però solo una piccola parte della grande varietà produttiva dei vitigni a bacca rossa presenti nel territorio.

E’ sicuramente indispensabile esaltare quelle che sono le produzioni veramente autoctone e uniche del territorio italiano, derivanti dalla cura e lavorazione di uve sangiovese, montepulciano, nebbiolo, così legate a determinate zone della nostra penisola e assolutamente rappresentative delle caratteristiche del territorio, tuttavia non bisogna dimenticare che questi stessi vitigni vengono anche coltivati in altre zone, differenti da quelle elette d’origine, dando spesso ottimi risultati anche se diversi da un punto di vista gustativo.
Le uve Nebbiolo vengono coltivate e lavorate anche in Valtellina, dove si produce il meno noto e diffuso, ma comunque di grande pregio, Valtellina Superiore.

Il Sangiovese, così legato all’immagine del Brunello, viene coltivato anche in Romagna (leggete qui e vorrete di certo provare questo Sangiovese), dando risultati ottimi e contribuendo alla realizzazione di vini di pregio.

Non contiamo poi tutta quella eccellente produzione di vini rossi che proviene dalla reinterpretazione sul nostro suolo dei più famosi vitigni internazionali: merlot, cabernet sauvignon, pinot nero e syrah, primi fra tutti, tra i vitigni internazionali a bacca rossa.

Detto questo, al momento della scelta di un vino rosso, non dovrebbero essere ricordati subito i nomi più famosi, solo quelle eccellenze di fama internazionale.
Esistono moltissimi altri vini rossi, magari con caratteristiche che si prestano molto meglio ad accompagnare ciò che desideriamo mangiare: perché è proprio da questo presupposto che si dovrebbe partire … la voglia di esaltare con un vino ciò che stiamo per mangiare e che magari abbiamo anche preparato e cucinato con cura.

Se abbiamo preparato dei bocconcini di pollo al limone, dobbiamo pensare subito ad accompagnarli ad un Sagrantino di Montefalco, magari giusto per stupire qualcuno con un gran nome e una bottiglia costosa?

I risultati migliori, per il proprio palato e spesso anche le proprie tasche, si fanno andando alla scoperta di altri vini che sicuramente per caratteristiche possono esaltare al meglio il piatto in questione da abbinare… e magari saranno anche molto piacevoli all’assaggio, diversamente da un Sagrantino, ma comunque ben meritevoli di essere bevuti: anche il vino più semplice può essere davvero delizioso se giustamente accompagnato.

Esistono, prodotti su suolo agricolo italiano, infinite tipologie di vini rossi, ognuno con caratteristiche diverse e sensazioni gustative diverse: pertanto anche quando stiamo preparando un piatto basato su ingredienti e cotture semplici abbiamo a disposizione una vasta gamma di prodotti ben adatti ad esaltarlo.
In un panorama così vasto è sicuramente facile perdersi, da qui il rifugiarsi all’ombra dei nomi conosciuti ma, se teniamo in considerazione quanto ricordato qui e ci informiamo sulle caratteristiche del vino che vogliamo acquistare, l’operazione non è così complicata.

In Italia non abbiamo solamente vini rossi strutturati, tannici e dal tenore alcolico elevato, adatti quindi ad accompagnare piatti dalla grande succulenza e struttura, ci sono vini rossi fermi in grado di sposarsi a piatti di carne alla piastra, paste asciutte con sughi particolari e, perché no, anche a piatti di pesce.

Il Cenereto in offerta a Eataly Roma
Il Cenereto in offerta a Eataly Roma

L’abbinamento del Cenereto di Trappolini

Alcune sere fa non avevo intenzione di mangiare qualcosa di elaborato, voglia di cucinare si, ma non avevo ne gli ingredienti ne il tempo per realizzare qualcosa di elaborato: allo stesso tempo, vista la giornata di festa (si, la domenica, anche nella sua fine, va festeggiata!), avevo voglia di bere un vino rosso … buono ma che non fosse ovviamente troppo strutturato.

Ecco quindi che ho deciso di aprire un vino che ho trovato in offerta al magico prezzo di 4,50 da Eataly: il Cenereto 2013 dell’Azienda Trappolini, un’azienda del Viterbese (situata a Castiglione in Teverina) di cui ho avuto già modo di apprezzare alcuni dei prodotti, come qui ad esempio.

Un vino a base di uve Sangiovese e Montepulciano, semplice nei suo profumi fruttati e floreali, di ciliegie, lamponi e petali di violetta, solo vagamente speziato con lievi note di liquirizia.

Un vino rosso di media struttura, con una moderata trama tannica, leggero come tenore alcolico ma comunque saporito e piacevole: un vino caratterizzato soprattutto da una buona acidità che lo rende versatile e spendibile anche per piatti basati su ingredienti e preparazioni semplici, come possono essere degli straccetti di pollo alla paprica e melanzane, un piatto gustoso ma che ho preparato davvero in poco tempo … e in poco tempo è finito anche il Cenereto.

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