Altra incursione nel reparto vini di Eataly a Roma e altra preda catturata al giusto prezzo di 10,80 Euro! Qualche giorno fa ho avuto proprio il piacere di acquistare e assaggiare il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2013 dell’Azienda Bucci.

Il Verdicchio Classico Superiore 2013 di Villa Bucci
Il Verdicchio Classico Superiore 2013 di Villa Bucci

Siamo quindi nel territorio dei Castelli di Jesi, in provincia di Ancona e Macerata, su quelle colline che rappresentano uno dei luoghi eletti per la coltivazione del Verdicchio, vitigno autoctono della regione Marche di cui abbiamo notizie fin dall’epoca romana: una collocazione territoriale di antica origine che evidentemente ha mostrato le sue potenzialità già nel lontano passato della penisola italica.

I profumi di questo Verdicchio sono tenui, con una percepibile tendenza dolce apparente. Si sentono soprattutto i sentori fruttati e floreali, con delle note che ricordano le erbe aromatiche: un bouquet semplice e piacevole, dove ogni profumo è ben distinguibile.

All’assaggio c’è una piena corrispondenza con i profumi percepiti: il prodotto sa veramente di pesca bianca e di mela golden, con quella tipica freschezza croccante; poi in sottofondo si percepiscono anche la maggiorana e la salvia.

In chiusura si sente bene quella nota delicatamente amara di mandorla, da qui la cosiddetta “scia ammandorlata” di cui spessissimo si parla, percepibile all’assaggio di molti vini e che spesso si ritrova proprio nei Verdicchi di Jesi.

Quello di Villa Bucci è un Verdicchio delicato, con un’ottima morbidezza: leggermente più sapido che fresco ma l’equilibrio tra le morbidezze e le componenti dure è ottimo.

Da questo possiamo dedurre che si tratta di un vino che potenzialmente possiamo accostare anche a piatti dai sapori decisi.
Ovviamente, però, dobbiamo considerare anche la struttura nell’abbinamento; stiamo sempre parlando di un vino bianco che non è stato affinato in legno, un bianco di medio corpo che pertanto andrà abbinato a piatti di struttura simile.

Con un tenore alcolico di 13,5 % possiamo ben affiancarlo a piatti dotati di una succulenza percepibile: non è certo un vino da uovo fritto e rustici agli spinaci, da relegare al momento dell’aperitivo!

 

Il Verdicchio Classico Superiore di Bucci: gli Abbinamenti

In questo personale esperimento ho abbinato il Verdicchio superiore di Bucci a un primo piatto: un riso con sgombro aromatizzato al pesto.

Bavette con pesto alla genovese e gamberoni
Bavette con pesto alla genovese e gamberoni

Le tendenze dolci che si percepiscono nei profumi e all’assaggio, insieme alla morbidezza del prodotto, si sposano bene con la sapidità del pesto e dei filetti di sgombro.

Al di là della preparazione specifica con cui l’ho voluto provare si tratta di un vino sicuramente adatto ad accompagnare dei primi piatti con sughi a base di verdure e pesce, anche speziati e leggermente piccanti: vedrei bene questo verdicchio anche con una pasta al pesto e zucchine, con delle linguine pesto e gamberi, con un risotto alla crema di carciofi oppure anche con una pasta con le sarde.

Inoltre il Verdicchio classico superiore di Bucci è adatto sicuramente ad accompagnare dei secondi piatti di pesce: già lo vedo in perfetta sintonia con un rombo in crosta di patate oppure con un branzino al cartoccio, con cipolle e datterini.

E’ interessante constatare, dopo diversi assaggi, come alcuni Verdicchi dei Castelli di Jesi tendano ad esaltare l’aromaticità del pesto (quello genovese e le sue innumerevoli “rivisitazioni”) … una nota che mi riservo di approfondire con il tempo.

Stay tuned!

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