Il Montiano di Falesco

Avevo un vino (e che vino!) sullo scaffale da un po’ troppo tempo, comprato in attesa di una cena degna e che finalmente ho potuto aprire e degustare.

Si tratta ancora un volta di un vino rosso del Lazio, il Montiano, un merlot in purezza, prodotto dall’azienda Falesco con sede a Montecchio, in Umbria, ma con vigneti sparsi tra l’area del Lago di Bolsena e Orvieto.

Si, lo so, sembro un po’ fissata sui vini del Lazio e dei territori limitrofi ma, in fondo, perché dovrei sempre scegliere vini per così dire “distanti”, quando ancora molte delle caratteristiche della produzione della mia regione e di quelle confinanti mi sono sconosciute?

Ben vengano i prodotti da tutte le regioni, e anche dall’estero, ma la filosofia del Km 0 applicata anche ai vini non mi dispiace, pertanto continuerò a provare molti vini dell’Italia centrale, per cui ho a disposizione un’ampia scelta, e ovviamente anche tutto ciò che mi incuriosisce regione per regione.

Il Montiano è un vino che merita sicuramente di essere scoperto, conosciuto e degustato.

Si tratta di un vino che viene ormai prodotto dagli anni ’90, dal 1994 per l’esattezza, dai frutti di un vitigno internazionale che nelle regioni centrali d’Italia, a quel tempo, non veniva troppo considerato e di certo non veniva vinificato in purezza ma solo in aggiunta ad altre uve locali: sto parlando proprio del vitigno bordolese Merlot, portato in territorio laziale dagli agricoltori veneti nel periodo della bonifica dell’agro pontino.

Tuttavia, prima la produzione toscana, già negli anni ’80, poi quella Umbra e del Lazio, negli anni successivi, hanno dimostrato sempre più a capacità di questo vitigno di dar vita, vinificato in purezza, a prodotti di grande spessore gusto-olfattivo e di ottima struttura, dei merlot quindi molto diversi da quelli di vibrante freschezza e intensi profumi vegetali tipici delle regione Settentrionali Italiane, molto meno strutturati all’assaggio e, per così dire, più pronti e beverini.

 

Il Montiano di Falesco e il Merlot nel Lazio

Carattere tipico delle uve Merlot è quello di dare rotondità e morbidezza al prodotto.

Spesso infatti quei vini ricavati completamente da uve di questo tipo sono usati per accompagnare piatti a base di carne di grande spessore gusto-olfattivo, anche con importanti componenti sapide, grasse, a tendenza amarognola o dolce: quindi carni alla brace, carni con salse elaborate e speziate, cacciagione e in generale pietanze a base di carne che possono presentare delle “durezze” all’assaggio, per natura, cottura e condimenti, che la rotondità di un vino a base di Merlot può ammorbidire ed esaltare.

Se abbiamo dubbi sulle potenzialità del Merlot in tal senso, basta pensare all’Apparita del Castello di Ama e a molti altri Supertuscan o toscani IGT per ricredersi: vini a base di Merlot importanti da abbinare, per la loro complessità e struttura, ma comunque di grande morbidezza e finezza.

Il Montiano di Falesco
Il Montiano – Falesco

Ma non è solo l’uvaggio di partenza, ricavato da vigne di quindici anni d’età, a rendere importante il Montiano di Falesco: il territorio di provenienza e tutte le operazioni di coltivazione, vinificazione, maturazione in barrique e affinamento contribuiscono decisamente al suo valore.

Le uve Merlot del Montiano di Falesco provengono dalle colline del Viterbese nei pressi del lago di Bolsena, tra i centri di Montefiascone e Castiglione in Teverina.

Si tratta di terreni di origine vulcanica, con una tessitura ricca di scheletro (tufi sciolti, depositi lavici, detriti piroclastici, ecc.), che permettono alla vite di produrre uve con un maggior residuo zuccherino e danno l’opportunità di ottenere un vino con un buon tenore alcolico, una maggiore rotondità e anche una grande finezza dei profumi.

Bisogna dire che il Merlot si è acclimatato bene nell’area in questione e il Montiano è perfetta espressione di tale vocazione.

 

Il Montiano di Falesco: Colore, Profumi e Gusto

Appena degustato nuovamente con grandissimo piacere. Il Montiano non tradisce la sua peculiare identità.

Annata 2015, un vino di un bel color rubino, con profumi intensi di ciliegia croccante e amarena sotto spirito, lamponi, petali di rosa essiccata, pepe nero, vaniglia, cannella e delle note più delicate di liquirizia, cacao e foglie di tabacco.
All’assaggio emerge soprattutto la tipicità della componente speziata ma quello che stupisce e risulta davvero piacevole è la vellutata morbidezza: nessuna punta di freschezza eccessiva, nessun tannino troppo astringente, una delicata sapidità.

Un Merlot con un eccellente equilibrio organolettico.

Un rosso equilibrato, di corpo, quasi masticabile, con una lunga persistenza gusto-olfattiva improntata su una deliziosa e calda scia sapida, speziata e tostata, con ricordi di cannella e cacao.

La morbidezza del vino insieme alla sua freschezza e alla struttura importante lo rendono un compagno perfetto per carni succulente, con un’evidente tendenza dolce, una buona grassezza e di grande aromaticità.

Vediamo in dettaglio con quali pietanze possiamo abbinare con successo il Montiano di Falesco.

 

Il Montiano di Falesco: gli Abbinamenti Cibo Vino

Il Montiano di Falesco può sposarsi sicuramente bene con piatti a base di cacciagione da pelo: si potrebbe provare ad esempio in accompagnamento ad uno spezzatino di cinghiale con funghi e patate oppure ad un carrè di capriolo con salsa al ribes.

Ottime potenzialità ha anche un abbinamento con la carne d’agnello: sicuramente il Montiano è da provare con un cosciotto di agnello laccato al miele di agrumi.

Anatra glassata allo Sherry con salsa di mele e miele
Anatra glassata allo Sherry con salsa di mele e miele

Personalmente ho deciso di provarlo con un petto d’anatra glassato allo Sherry, con salsa e contorno alle mele: un abbinamento piuttosto riuscito in cui la freschezza non eccessiva del vino insieme alla lieve acidità delle mele hanno mitigato la grassezza dell’anatra, mettendone in evidenza il gusto particolare.

Un piatto di grande succulenza che senza dubbio ben rispecchia il tenore alcolico del prodotto.

Il Montiano è un vino importante, di certo non si apre e si degusta tutti i giorni, ma il suo ricco profilo gusto-olfattivo non stupisce unicamente per la complessità ma anche per le ampie potenzialità in termini di abbinamento, da valutare in specifico a seconda dell’annata.

Un vino che mi piacerebbe regalare e ricevere in dono … e ovviamente degustare e far degustare.

Giusto un suggerimento … in fondo ci avviciniamo al Natale 🙂

 

p.s. Potete trovare facilmente il Montiano di Falesco, annata 2015, online a questo link, a circa 30 Euro.

 

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