E ce ne vuole sicuramente! I Vini Natale 2020 devono regalare un pizzico di ottimismo e serenità: etichette sincere e senza inutili fronzoli, gustose senza essere eccessive.
Per me le ho sicuramente trovate e spero possano piacere anche a te! Pronto a conoscere i Vini Natale 2020? Si inizia con le bollicine per finire in dolcezza.
Vini Natale 2020: Bollicine
Per quest’anno ho scelto due spumosissimi Prosecchi, dal fascino burroso e rinfrescante. Entrambi rivelano un meraviglioso perlage, fitto e persistente, degli sfiziosi aromi di pane al latte, appena sfornato, e delicate nuance di agrumi e mele Golden … un bouquet praticamente perfetto per esprimere la magia del Natale. Chi sono? Eccoli
Collalto Prosecco Superiore di Valdobbiadene San Salvatore (lo trovi qui, a circa 7 Euro)
Prosecco Superiore di Valdobbiadene San Salvatore – Collalto
Soligo Prosecco Superiore di Valdobbiadene Col de Mez Brut (lo trovi qui, a circa 9 Euro)
Prosecco Superiore di Valdobbiadene Col de Mez – Soligo
Figli di Valdobbiadene che dimostrano carattere anche all’assaggio, attraverso una piacevole freschezza, con ricordi di limone e succo di lime, e una delicata mineralità salina che insaporisce ogni sorso, prolungandone la persistenza che chiude squisita su note di frutta secca.
Devo essere onesta, tra i due ancora non so decidere quale mi piaccia di più. Di una cosa però sono certa, sono Prosecchi fantastici accanto ai crudi di pesce e crostacei, specialmente di gamberi e salmone, e a ricette vegetariane profumate. Provali con una tartare di salmone, avocado e anacardi, con un carpaccio di gamberi rossi e burrata, con una frittura di gamberi, melanzane e zucchine, con un polpo e patate, con delle focaccine con olive nere e pachino o anche con delle pizzette di sfoglia con patate, zucchine e rosmarino.
Scelte perfette per vegani, vegetariani e non.
Vini Natale 2020: i Bianchi
Per quest’anno, pensando a un classico dei classici, gli spaghetti con le vongole, gli ho subito immaginato accanto la bontà succosa, fruttata ed erbacea, del Vermentino di Bolgheri Paguro, creato dalla Cantina La Cipriana. Un bianco che incanta con un mix di aromi estivi e agrumati, con appena un accenno di zenzero, perfetto per viva acidità e la sua equilibrata sapidità nell’esaltare il gusto di questo celebre primo di pasta.
Altrimenti, per chi ama la ricchezza di una bella lasagnetta di mare o di un piatto di linguine al salmone, profumate al limone, è ottimo l’accompagnamento del Segreto Verde di Cantina Imperatori, un ricercato Trebbian verde del Lazio.Un vino bianco dagli sfiziosi profumi agrumati, con note di fiori di campo e tenui ricordi di frutta secca, dal gusto ben bilanciato tra freschezza e accenni minerali.
Facili da bere e ancora più facili da acquistare:
Vermentino Bolgheri La Cipriana, lo trovi qui a circa 13 Euro
Vermentino Paguro 2019 – Tenuta La Cipriana
Segreto Verde Cantine Imperatori, lo trovi qui a circa 14 Euro
Segreto Verde 2019 – Cantine Imperatori
Vini Natale 2020: i Rossi
La semplicità è di casa in questo Natale … ma anche la piacevolezza morbida e intensa. Per questo, accanto a delle sfiziose lasagne, a un timballo di pasta o a dei cannelloni al ragù ci vedo benissimo il tocco caldo, succoso e setosamente fruttato del Susumaniello Oltremé di Tenute Rubino. Un rosso che coniuga freschezza e sapore, con una golosa persistenza dagli intensi ricordi di frutti di bosco e delicati ritorni speziati. Un must accanto a primi piatti di carne belli sugosi o per la succulenza di un bel cotechino con lenticchie.
In alternativa, un rosso ricco di sapore, avvolgente, caldo e persistente, perfetto per succulenti spezzatini e primi piatti importanti, è il Montefalco Rosso creato da Lungarotti. Grande bontà a un piccolo prezzo per un rosso capace di abbinarsi con piacevolezza a delle pappardelle al ragù e funghi o a uno spezzatino con patate, profumato alle erbe.
Ecco che arrivano, ciascuno assaporabile a meno di 10 Euro
Oltremé Susumaniello Cantine Rubino, lo trovi qui a circa 9 Euro
Oltremé Susumaniello 2018 – Tenute Rubino
Montefalco Rosso Lungarotti, lo trovi qui a circa 9 Euro
Montefalco Rosso 2016 – Lungarotti
Vini Natale 2020: i Dolci
Ecco due vini dolci per dare il giusto brivido di dolcezza a questo particolare Natale 2020.
Il Monfort Giallo è un vino da dessert, squisitamente passito, che è perfetto nell’esaltare la cremosa grassezza e i profumi tipici di un torrone alle mandorle. Dolcezza e freschezza viaggiano insieme in ogni suo sorso, lasciando in bocca squisite note di croccante alle mandorle. Buono con i semifreddi alla frutta secca o con una classica panna cotta al caramello, è ugualmente perfetto accanto ai più classici pandori e panettoni, grazie a quel giusto tocco di leggerezza aromatica capace di renderli ancora più speciali.
Tornando tra i classici, il Moscato d’Asti Strev, creato dalla Cantina Marenco, ha quel giusto appeal per accompagnare anche i panettoni più ricchi. Hai presenti quelli farciti con crema al torrone, al pistacchio, con gocce di cioccolata e crema alla pera? Ecco, questo Moscato è perfetto nel mitigarne la pesantezza, esaltandone la speciale cremosità, ricca di profumi.
Eccoli:
Monfort Giallo di Casata Monfort, lo trovi qui a circa 16 Euro
Monfort Giallo 2017 – Cantine Monfort
Moscato d’Asti Strev di Marenco, lo trovi qui a circa 12 Euro
Moscato d’Asti Strev – Marenco
Per chi desidera altri suggerimenti per scegliere al meglio i Vini Natale 2020 … ebbene ci sono anche i seguenti articoli, con tanti altri ottimi nettari!
Dagli
antipasti ai dolci, passando a degli sfiziosi e alternativi secondi, a
base di carne o di formaggi, è sempre possibile scegliere il vino adatto per
gusto, armonia d’abbinamento e prezzo … anche in questi strani frangenti!
Scoprite qui le scelte vinose di Bwined per una Pasqua all’insegna della bontà,
gourmet nei sapori e leggera nei costi.
Finger Food Asparagi e Uova
I Vini per una Pasqua Gourmet – Sfiziose Bollicine per degli Antipasti con protagonisti gli Asparagi
Lo spumante ideale per un gustoso antipasto con uova e asparagi è il Prosecco Extra Dry dei Fratelli Bortolin. Con quel suo gusto di frutta croccante, la freschezza equilibrata e il perlage spumoso e setoso è la scelta perfetta per valorizzare i profumi di questo finger food dalla tendenza dolce, conferendogli delle vivaci nuance agrumate. Bollicine piacevoli che vanno via a una velocità Incredibile. Per fortuna che si possono trovare online a circa 10 euro, come qui, ad esempio. Assaporato tante volte e in numerose occasioni, si sposa bene anche a degli assaggi di pizza bianca e mortadella o di pizza bianca con patate e mozzarella, con dei bocconcini fritti di pollo, con dei crostini con vongole e asparagi, con un riso saltato con piselli e guanciale croccante i con degli involtini di sfoglia con ricotta e asparagi.
Prosecco Extra Dry – Fratelli Bortolin
I Vini per una Pasqua Gourmet – Due Bianchi per dei Primi Piatti con Protagonisti Carciofi e Asparagi
Il Berg 2018 di Colterenzio e le Lasagne agli Asparagi
Berg 2018 – Colterenzio
Per un gustoso primo piatto, come le lasagne agli asparagi, un ottimo accompagnamento è rappresentato dal Berg di Colterenzio, un Pinot Bianco profumato e dal gusto caldo, morbido ed equilibrato. Con i suoi aromi croccanti che ti fanno pensare proprio alle mele dell’alto Adige, è un vino che riesce bene ad esaltare il gusti naturale e particolare degli asparagi, specie se impiegati sono aromatico complemento di una ricca pasta. Lo trovi qui, a circa 12 Euro.
Il Fiano del Sannio 2019 di Fattoria La Rivolta e il Risotto ai Carciofi
Fiano Sannio 2019 – Fattoria La Rivolta
Se invece preferite gustare il sapore dei carciofi di stagione, magari declinati in un gustoso risotto, abbinategli l’ottimo ed economico Fiano del Sannio della Fattoria La Rivolta. Non lasciatevi ingannare dal piccolo prezzo, perchè si tratta di un bianco tipico e gustoso, dotato difreschezza e mineralità: doti che qui si esprimono con vigore ma in equilibrio. Un Fiano che piace per i suoi vivaci profumi e per la sua persistenza setosa, piena e leggermente agrumata,che esalta il sapore dei carciofi mettendone a nanna gli amari eccessi.
I Vini per una Pasqua Gourmet – I Rossi ideali per le Ricette con Protagonista l’Agnello
Il Montepulciano Rubesto 2016 di Cantina
Frentana e l’Agnello con Piselli e Patate.
Rubesto 2016 – Cantina Frentana
Con un rapporto qualità prezzo, tanto ottimo quanto il suo gusto, il Montepulciano d’Abruzzo Rubesto, prodotto dalla Cantina Frentana, è una scelta ottima nell’accompagnare la tipicità di un piatto di un cosciotto d’agnello al forno con patate e piselli. Grazie ai suoi profumi freschi e fruttati, con delicate note floreali e speziate, e un gusto morbido, dall’equilibrata persistenza fresco-sapida, è un vino che riesce bene a insaporire la tendenza dolce dell’agnello e delle verdure, senza coprirne la tipica saporosità, regalandogli anche leggere note di prugne e liquirizia. Un Montepulciano d’Abruzzo Riserva squisito e armonioso che potete trovare online a soli 6,50 Euro.
Il Falcotto 2015 di Fontezoppa: la Vernaccia che sa bene come ingolosire le Cotolette d’Agnello
Agli amanti delle classiche cotolette d’agnello panate, da mangiare con le dita, non può sfuggire il carattere boschivo e speziato, ma soprattutto salino, del Falcotto di Fontezoppa. Una Vernaccia di Serrapetrona, secca e deliziosamente minerale, perfetta per insaporire il gusto della carne d’agnello, sgrassando, al contempo, la pesantezza della frittura. La potete trovare online, qui ad esempio, a circa 9 euro.
Falcotto 2015 di Fontezoppa
I Vini per una Pasqua Gourmet – Grandi Rossi (anche) da Formaggi
Per tutti coloro che non amano la carne, i seguenti vini rossi sono ottimi anche con
degli assaggi di formaggi saporiti e stagionati.
Il Taurasi 2014 di feudi di San
Gregorio: Agnello e Formaggi!
Taurasi 2014 – Feudi di San Gregorio
Il Taurasi dei Feudi di San Gregorio e un vino dalla bontà innegabile, espressione tipica e golosa di fantastiche uve d’Aglianico. Un rosso che profuma intensamente di more e ciliegie sotto spirito, di foglie d’alloro e menta, di spezie dolci e piccanti, con uno sfizioso tocco tostato di chicchi di caffè e tabacco da pipa. Succulenti sensazioni che riscopriamo a ogni sorso, dove questo Taurasi ci conquista con una ricca mineralità e una persistenza balsamica e delicatamente piccante, con ricordi di pepe e cannella. Perfetto con un Carrè d’agnello alle prugne così come con un tagliere con assaggi di pecorini di fossa. Lo trovi online, come qui ad esempio, a circa 18 Euro.
Il Burdese 2015 di Planeta – Ottimo con l’Anatra e i Formaggi saporiti
Burdese 2015 – Planeta
Per chi preferisce il fascino della raffinata anatra per celebrare questo particolare momento festivo, il Burdese di Planeta è una scelta davvero perfetta. Un vino che sposa benissimo il gusto delle carni in agrodolce. Un rosso, a base di uve di Cabernet Sauvignon e Franc, nate sotto il sole delle siciliane colline di Menfi, che sprigiona intensi profumi di macchia mediterranea e appetitose sensazioni speziate. Con il suo gusto morbido e pieno, dai tannini finissimi e dalla persistenza vellutata, è il compagno vinoso ideale per un bel petto d’anatra in agrodolce o per dei golosi assaggi di Provolone con una chutney di pere e cannella o di Casolet con composta di ciliegie. Lo puoi reperire online, a questo link, al costo di 18 Euro.
I Vini per una Pasqua Gourmet: Delizie Enoiche da Dessert
Le Cinque Pietre 2017 di Telaro: una sfiziosa vendemmia tardiva accanto a una squisita Pastiera
Le Cinque Pietre – Telaro
Ecco una squisita versione passita di Falanghina campana. Le Cinque Pietre di Telaro è un vino dolce dal gusto ricco ma sempre piacevolmente fresco. Un passito forte di un’aromaticità eterogenea, che avvolge con sensazioni di agrumi canditi, croccante alle mandorle, miele millefiori, zucchero filato, fichi secchi e sfumature speziate di pepe bianco e zafferano. Un passito morbido ed equilibrato che lascia in bocca un’emozionante sensazione vellutata e avvolgente, con ricordi di scorza di limone, frutta secca e nuance speziate. Un compagno perfetto per la squisita e tipica ricchezza di una classica pastiera. Puoi trovare Le Cinque Pietre qui, a circa 15 Euro.
Una golosa Malvasia per impreziosire di sapore la classica Colomba
Non dimentichiamo la morbida bontà della colomba. Un dolce tipico di cui molti farebbero anche a meno ma che, nella sua armoniosa semplicità, può diventare una vera bomba di sapore, specie se in compagnia della Malvasia Balanubi Fondo Filara di Nicosia. Una vendemmia tardiva che sprigiona intensi profumi di albicocche secche e caramella d’orzo. Ben dosata in dolcezza, regala una persistenza fruttata, vivacizzata da piacevole freschezza e da una gustosa sensazione di caramella mou. Una Malvasia dolce che si abbina con gusto anche ad altri dolci, tipici del periodo: come la carrot cake, il semifreddo di colomba e i classici biscotti di Pasqua alle mandorle.
Grande rapporto qualità prezzo per un vino da dessert che puoi trovare facilmente qui, a circa 10 Euro.
Che cosa ne dici? Pensi di aver trovato i tuoi Vini per una Pasqua Gourmet?
Raccontaceli, commentando l’articolo!
Cheers!
Se hai bisogno di qualche altre idea … dai un’occhiata ai seguenti articoli:
Ecco giunto l’annuale appuntamento con la strenua ricerca dei migliori Vini per San Valentino.
Sia ben chiaro, il
San Valentino è proprio una bella scusa! Infatti, è sempre il momento ideale
per andare a caccia di chicche enoiche golose!
Per questa ricorrente e sfiziosa occasione, che ci offre la
giustificata opportunità per bearci di inedite delizie vinose, mi sono posta
l’obiettivo di individuare 4 vini,
dall’antipasto fino al dolce, perfetti nell’accontentare gusti diversi.
Che si decida di mangiare pesce, carne, verdure o ingredienti e portate rientranti in tutte
queste tipologie, nella lista
seguente troverai sicuramente il vino che saprà ingolosirti, dotato di una
personalità affascinante, in grado di consegnare ai posteri anche questo
San Valentino 2020.
Pronto per un nuovo viaggio all’insegna del gusto e della
passione?
Via …
Il Sely di Masseria
del Feudo: perfetto per dei finger food con mozzarella e gamberi
Giuro! E’ un caso che la mia proposta “effervescente” riveli
una tonalità rosa! Se non sei amante di questo colore, specie se abbinato alle
parole “San Valentino”, porta pazienza, perché questo Rosé siciliano, a tutto
Nero d’Avola, ha carattere da vendere.
Il Sely di Masseria del Feudo
Sei di fronte a un vino rifermentato naturalmente, prima in
acciaio e poi in bottiglia, con l’impiego di lieviti indigeni, senza alcun
dosaggio zuccherino. Un rosato frizzante, dotato di un’effervescenza discreta e
di una profumazione molto meno timida. Il Sely avvolge con degli aromi potenti e variegati che richiamano le
fragoline di bosco, il pompelmo rosa, le erbe aromatiche, lo zenzero e il pepe
bianco.
Un vino che avvolge il palato in un assaggio cremoso e
dotato di una persistenzafresca, con ricordi agrumati e accenni
stuzzicanti di salvia.
Il Sely è perfetto per rendere ancora più appetitoso il
gusto riccamente genuino di una mousse
di bufala con gamberi saltati: un assaggio di questo appetizer, in
abbinamento a un sorso di questo rosé, per una sinfonia di sapori che ripercorre ogni passo tra i ricordi del bosco e
i profumi della campagna, per
concludere con quelli – inconfondibili – del mare.
Se poi preferisci abbinarlo a ricette vegetariane o a base
di carne, accompagnalo a una tempura di
verdure, a del tofu fritto o a
un’insalata di pollo con crema al
radicchio.
Un vino che convince nel gusto e anche nel prezzo.
Lo puoi trovare online facilmente, qui ad esempio, a circa 12 Euro.
Il Millesimato Brut
d’Antan Rosé: un gran Metodo Classico per dei Primi Piatti gourmet, a base di
pesce e di carne
Per accompagnare il tuo primo piatto di San Valentino, non
chiederti se “Rosso” o “Bianco”, sii Rosé.
Brut Millesimato Rosé d’Antan – La Scolca
Il colore rosa, quando si parla del Millesimato Brutd’Antan
Rosé di La Scolca è sinonimo d’imperitura classe e, soprattutto, di gusto
infinito. Un Metodo Classico che
sprigiona un’inconfondibile sinfonia di profumi, in cui risuonano delle note
che ricordano il mare, le erbe, le
spezie, i dolci e i frutti di bosco.
In un calice del Rosé d’Antan puoi stringere amicizia con le
fragoline di bosco e le giuggiole, con
le violette e i garofani, con i capperi e i pomodorini secchi, con un croissant
speziato e farcito di crema al burro.
Un’aromaticità che ritrovi tutta in un assaggio di grande equilibrio, dotato di una lunga persistenza
sapida, con ricordi quasi salini.
Un vino così buono e armonioso che sa abbinarsi praticamente
a tutto!
Accompagnalo a dei maki
con astice fresco e salsa Philadelphia, con una tartare di tonno e pistacchi, con delle linguine all’aragosta, con dei ravioli
ripieni di cotechino e salsa al burro e salvia o con delle costolette d’agnello fritte e profumate
alle erbe.
Un vino che mette d’accordo gli amanti della terra e del
mare e, in generale, praticamente chiunque abbia la fortuna di assaggiarlo!
Il Barolo Monvigliero
di Giovanni Sordo: un Rosso perfetto per Primi e Secondi di carne ricchi e
saporiti
Barolo Monvigliero – Giovanni Sordo
Un Barolo ricco ed equilibrato, dalla personalità calda e
speziata, appena addolcita da note di prugne mature, datteri e lamponi ancora
succosi. Un rosso potente, polposo, morbido ed equilibrato da una freschezza ancora
bella vivace, per un assaggio che non stanca.
Il Monvigliero di
Giovanni Sordo è uno di quei Barolo che puoi osare con primi importanti così
come su secondi di carne saporiti e succulenti.
Un rosso delizioso nell’accompagnare la golosità di un risottocon noci su fonduta di Castelmagno, di una tagliata con fichi caramellati e aceto balsamico, di un filetto di manzo con porcini e tartufo nero
o di un classico brasato al barolo.
Il Marzemino di
Refrontolo Passito Fervo: perfetto per i dolci con frutti di bosco, fragole e
cioccolato
Concludiamo in dolcezza con un assaggio enoico che non può
mancare in un momento di romanticismo.
Marzemino di Refrontolo Passito Fervo – Astoria
Il Fervo, un Marzemino di Refrontolo passito,
prodotto da Astoria, racconta una dolcezza per nulla scontata, accompagnata
da una freschezza che lo fa terminare in un soffio, grazie a una carica
cioccolatosa e balsamica davvero appetitosa.
Un vino che appare
leggero ma che, a ogni sorso, sfodera una carica poderosa che richiama i frutti
di bosco, le erbe della macchia mediterranea e il celebre oro di Montezuma.
Un passito così, rinfrescante e intenso, è la scelta ideale
per una minicake ai frutti di bosco,
guarnita con scaglie di cioccolata fondente, una naked cake cioccolato e fragole o per una sfiziosa cream tart con cioccolato e fragole.
Un modo più che godurioso per concludere un momento di puro piacere.
Come vino da dessert, ha anche un prezzo favoloso … se sei
in dubbio tra 1 o 2 bottiglie, abbonda pure 😉
Puoi trovarlo facilmente online, qui ad esempio, a soli 12 Euro.
Naked Cake con Fragole e Cioccolato
Con questi Vini per San Valentino sei pronto/a a una giornata all’insegna del gusto!
Ultimo giorno oggi, alla Nuvola Convention Center, per la manifestazione Excellence, un ampio e goloso show room dedicato alle specialità enogastronomiche della nostra ricca penisola, da quelle più inedite e ricercate a quelle più celebri e raffinate.
L’Excellence VII Edizione al Nuvola Convention Center a Roma
Una rassegna dedicata a operatori
del settore e ad appassionati che ha visto l’attiva presenza di chef illustri, impegnati in affascinanti show cooking,
e di tante aziende, foriere di autentiche chicche deliziose, nel vasto panorama
del wine & food italiano.
Olio, Vini, Cibi … eccellenze racchiuse nell’avveniristica cornice della Nuvola.
La “Nuvola” di Fuksas
Ho detto vino … ma che vini! In
assaggio a questa VII Edizione dell’Excellence si possono trovare delle
autentiche perle del cosmo enoico della nostra penisola.
In particolare, questo Excellence 2019 ha visto
protagonista anche l’Azienda La Scolca, vera regina del Gavi, giunta a Roma per
celebrare questi suoi primi 100 anni di attività, con la vendemmia n. 100 appena
alle spalle.
Come ambasciatrice all’evento, Chiara Soldati ci ha deliziato, in una
specifica conferenza, con la storia della sua celebre Tenuta, in un percorso di
assoluta eccellenza, di cui possiamo assaggiare la tangibile bontà.
Vuoi scoprire perché i vini de La
Scolca sono così speciali, delle autentiche eccellenze?
Scoprilo, leggendo oltre!
Chiara Soldati di La Scolca intervistata a Excellence
La Scolca: 100 anni d’Eccellenza
100 anni di storia,
splendidamente raccontati con passione da Chiara, ad Excellence, per descrivere
con quale filosofia i loro ottimi Gavi prendono vita.
Spesso si tende a parlare di “eccellenze”
con superficialità, a volte considerando semplicemente i vini in base alla loro
fama e al loro prezzo.
Per quelli firmati da La Scolca
il discorso è ben diverso: si tratta di vini pensati fin dalla terra, elaborati
prima attraverso la conoscenza della naturalità dei grappoli e, solo
successivamente, trasformati in cantina, con scrupolosa attenzione.
Qualcuno una volta mi ha detto: “non
sono vini per tutti”. Personalmente, invece, ritengo che per la loro tipicità, la trama e le suggestioni che sanno offrire, abbiano
un costo più che giusto e siano destinati a piacere a chiunque ricerchi, nel
vino, un particolare sentimento.
Spesso, mi è capitato di assaggiare
vini noti, ben più costosi e molto più famosi, che non hanno saputo offrirmi le
stesse sensazioni.
Il Gavi di La Scolca è genuino, forte, appassionato … lascia il segno.
Chiara Soldati
La Scolca e l’Unicità del loro Gavi
100 anni di profondo attaccamento
a un territorio particolare, come quello di Gavi, dove l’azienda ha scommesso,
puntando alla celebrazione del più noto vitigno a bacca bianca autoctono di
quella zona dove, un secolo fa, si producevano dei Nebbioli piuttosto mediocri.
Una scommessa che si è trasformata
in successo e che ha spinto la Tenuta a investire, di anno in anno, sempre più,
nella conservazione di un terroir così prezioso.
Per questo, ben prima che l’agricoltura
ecosostenibile finisse sulla bocca di tutti, la Tenuta si è impegnata a curare l’ambiente circostante e a comprare
boschi, proprio per preservare quel rapporto inscindibile uomo – vite – natura che
permette di ottenere frutti eccezionali.
Una conduzione agronomica aziendale che vuole farsi custode del territorio, che cerca di trarre da un vitigno difficile, come il Cortese, tutti quei tratti organolettici peculiari, per cui è così amato, mantenendo sane le vigne, favorendo l’inerbimento naturale, abbandonando l’uso dei pesticidi chimici, cercando così di mantenere inalterata la simbiosi tra ambiente e vigna.
Chiara Soldati e la biosostenibilità di La Scolca
Non è un caso che l’azienda La Scolca, attraverso la conservazione
della propria identità culturale e territoriale, voglia proporre una tipologia di vini unica, davvero esemplare di
un territorio speciale ed esclusivo: quello piemontese di Gavi.
Per avvicinare il pubblico interessatoalla cultura del buon vinoe
alla scoperta di un’attività vitivinicola ragionata, la Cantina La Scolca,
rinnovata secondo gli attuali principi di eco sostenibilità, accoglie i suoi visitatori anche al momento
della vendemmia.
Un lavoro attento di promozione
che, dopo 25 anni d’impegno, da parte di Chiara Soldati, ha portato La Scolca
ad acquisire un prestigio internazionale: un’azienda i cui prodotti sono oggi
esportati in 45 paesi anche agli antipodi, in Australia e in Corea, così come
negli Stati Uniti e in Brasile.
Come affermato da Chiara: “La diversità e l’unicità hanno un’incredibile
appeal anche all’estero. Di fronte al rischio di un’omologazione innaturale
di molti vini, puntare sulla valorizzazione
di un solo e raro vitigno autoctono qualifica l’eccellenza di La Scolca, vista
come una voce fuori dal coro tra i tanti produttori italiani, affacciati
all’estero.
il Blanc de Blancs di La Scolca
La Scolca: verso il Futuro
Sono passati ormai quasi 20 anni dalla
creazione del primo Gavi invecchiato 10 anni,
proposto in maniera pioneristica da La
Scolca.
Ancora oggi il motto “guardare
lontano”, insito nello stesso nome aziendale, guida l’operato di questa grande
tenuta vitivinicola familiare di Gavi.
Una condotta che vuole continuare
con coraggio nella sua mission di
scoperta ed esaltazione delle diversità, per un’attività produttiva, in vigna e in cantina, dove sarà sempre la
curiosità a regnare.
Nell’attività di La Scolca e nel lavoro di Chiara Soldati traspare quella stessa voglia di scoperta e diversificazione che portava Mario Soldati, agli inizi del ‘900, a pensare a degli innovativi spumanti a base di Nerello Mascalese, che oggi sono golosa realtà, che spinge gli chef a provare nuovi entusiasmanti accostamenti e che conduce i sommelier a pensare ai più arditi abbinamenti cibo-vino.
Sono pienamente d’accordo con Chiara quando dice che:
“Ora più che mai è la curiosità a spingere il mondo enogastronomico. Anche per quanto riguarda i vini e gli abbinamenti con il cibo si tende a veleggiare oltre i confini nazionali, guardando ad abbinamenti esotici, con piatti anche estranei alla sola tradizione italiana”.
Bello immaginare come anche vini particolari,
frutto di un terroir unico e limitato, possano diventare nettari capaci di farsi amare dalle tradizioni e dalle
cucine di tutto il mondo.
In questo, secondo me, La Scolca ha lasciato il segno. Nei suoi vini, nonostante la fama raggiunta, si sente ancora l’emozione della vendemmia e quell’armonioso equilibrio capace di sposare diverse sfumature d’incredibile sapore.
Ai prossimi 100 anni e ai
prossimi arditi ed eccellenti accostamenti enogastronomici!
E’ da poco trascorso l’evento Life of Wine 2019, un’opportunità ricorrente per saggiare le potenzialità evolutive di diverse tipologie di vini, attentamente selezionati per tipicità e ricercatezza.
Un’occasione splendidamente ampia e, per fortuna, ben organizzata, nella moderna e funzionale cornice del Radisson Blue Hotel, a Roma, un luogo per me storico, in cui ho frequentato l’ultimo livello AIS e sostenuto l’esame finale.
Questo Life of Wine 2019, nei miei golosi assaggi, ha segnato la vittoria di due rossi sorprendenti e di tre bianchisaporiti, inaspettati e squisiti nella loro territorialità.
Se sei curioso di conoscere le
delizie enoiche assaggiate – con impegno e fatica – dalla sottoscritta, leggi
oltre per farti invogliare all’assaggio di vini speciali, pieni di vita e
saporosità!
Una delle Sale Degustazione del Radisson Blue Hotel, allestite per il Life of Wine 2019
Life of Wine – I Vini Selezionati
Quando partecipo a questi eventi,
dove i vini sono tanti e ottimi, stilo sempre una lista di priorità, per
evitare di venir sopraffatta dai troppi assaggi. In occasione del Life of Wine
la difficoltà è maggiorata proprio dal voler degustare le diverse annate
proposte di uno stesso vino.
La mia selezione, per questa
volta, ha voluto privilegiare cantine più
di nicchia ma particolarmente rappresentative, con i loro vini, di un dato
terroir.
Li scopriamo?
Life of Wine – I Bianchi Assaggiati
L’Enosi Bianco di Baron di Pauli, dal 2018 al 2008
Enosi Bianco di Baron Di Pauli, dal 2018 al 2008
Enosi Bianco 2018
Un vino assaggiato da poco, di cui ho già scritto qui, abbinato a un ghiotto risotto salsiccia e zafferano.
Avendolo apprezzato tanto, non
potevo non cogliere questa occasione per scoprire quanto riesce a “invecchiare”
con eleganza. Un esperimento che mi ha davvero stupita: un fascinoso blend di Resling e Sauvignon Blanc capace di evolversi,
mantenendo intatto il suo sprint fresco – sapido e quella equilibrata
morbidezza che lo rende sempre goloso anche dopo una lunga attesa … perché
10 anni per un bianco sono tanti.
Un bianco altoatesino, vendemmia
2018, dai deliziosi profumi tropicali,
di ananas e banana. Un’aromaticità in cui regna non solo la dolcezza della
frutta ma anche quella di fiori come la mimosa e delle erbe aromatiche
delicate, come la salvia. Una setosità
che riscopriamo anche al gusto, appena rinvigorito da una lunga persistenza
sapida e aromatica, con sbuffi minerali, quasi gessosi.
Enosi 2018
Enosi 2010
L’Enosi 2010 si presenta con un
colore già leggermente più carico e con una profumazione spiccatamente minerale, più intensa, che quasi fa
pensare alla cipria.
Si avverte, nel bouquet di questa
2010, una vaga sensazione speziata e
dolce, quasi di pepe bianco e di zenzero, con accenni di frutta secca: sensazioni che vanno ad arricchire le
consuete note di frutti tropicali.
Un Enosi dal gusto caldo e
lievemente ammandorlato, ben equilibrato tra freschezza e sapidità, con una
piacevole persistenza su note di pietra
focaia.
Un’annata che sarebbe davvero gustosa in abbinamento a dei ravioli
ripieni di patate e burrata, con salsa burro e salvia, o con dei fagottini
ripieni di carbonara: primi piatti golosi che trovano nella freschezza,
struttura e sapidità dell’Enosi il giusto completamento, saporito e aromatico.
Enosi 2008
10 anni dopo … l’annata 2008 è ancora
luminosissima, brilla letteralmente nel bicchiere.
Stavolta vincono le note della frutta tropicale, da cui fa capolino la profumosità, dolce e fresca, del mango e
ritorna la particolare aromaticità minerale, con ricordi quasi gessosi.
Al gusto, freschezza e sapidità
vanno a braccetto, in piena armonia e ottimo equilibrio. Stavolta la persistenza è meno minerale, risultando
più morbida, fruttata e polposa.
Anche gli accenni speziati e di frutta
secca si rivelano con maggiore vellutatezza, sembra quasi di percepire un tocco
di mandorle glassate e di vaniglia sebbene questo vino non veda affatto il
legno.
Il Trebbiano Spoletino Reminore di Madrevite, dal 2018 al 2013
Rimanendo comunque tra i bianchi, passiamo a sorseggiare la piacevole vitalità di un delizioso Trebbiano Spoletino, prodotto dall’azienda Madrevite.
Si chiama Trebbiano ma quella
alla base di questo bianco è un’uva particolare che non va confusa con il
Trebbiano Toscano o quello di Romagna.
Siamo di fronte a un vitigno autoctono dell’Umbria,
coltivato e diffuso nella zonadi Montefalco e Spoleto, dalla storia
antica, originariamente allevato ad alberata, attualmente riscoperto con
successo e vinificato in purezza. Un’uva
capace di regalare vini dalla caratteristica e morbida impronta olfattiva e
dalla struttura intensa, fresca e saporita.
Il Trebbiano Spoletino Reminore di Madrevite
Reminore 2018 – Madrevite
In quest’annata 2018 scopriamo un
Trebbiano Spoletino dotato di profumi
ben articolati, tra note fruttate, floreali ed erbacee.
Reminore 2018
Si avvertono le sensazioni dei
fiori di mimosa e di ginestra, la dolcezza polposa della pesca e dell’ananas. Profumi morbidi e vellutati che si
arricchiscono con lievi sensazioni erbacee di alloro e sensazioni di frutta
secca, quasi di pinoli e mandorle.
Un sorso di sorprendente freschezza, setoso e pieno, dalla piacevole
mineralità rocciosa, con ricordi di pomice e conchiglie, dalle sfumature
saline, per un vino che racchiude un’anima contesa tra terra e mare.
Un assaggio dal gusto caldo e
intenso, delizioso, con una freschezza che invita a ulteriori sorsi.
Reminore 2013
Ecco l’annata 2013, con ben 6
anni alle spalle. In questo Trebbiano Spoletino si sentono di più le note minerali e quelle della frutta secca. Un
ventaglio aromatico dalla dolcezza più mite, rispetto a quella percepita nel
vintage 2018. In questa versione di Reminore si percepiscono delle note più
citrine, quasi di scorza di limone e di marmellata d’agrumi.
Un vino che all’assaggio,
sorprendentemente, regala un gusto meno
morbido, decisamente più spigoloso e
minerale, caratterizzato da una freschezza meno evidente.
Uve figlie di diverse annate, sempre sapientemente elaborate, sono
riuscite a regalare due vini gustosi ma
dalle interessanti diversità, gustative soprattutto. Una stessa identità, declinata con una diversa accentuazione sapida.
Personalmente, ho quasi
apprezzato di più la sontuosa e setosa morbidezza della 2018 ma, devo proprio
dirlo: questo Trebbiano Spoletino mi ha davvero incantata, con il suo carattere
particolare e la sua grinta minerale.
Un vino che non vedo l’ora di provare accanto a un filetto di salmone
alla senape o con del sushi.
Aspettate e, sicuramente, se ne assaggeranno di belle 🙂
Il Pecorino Civitas di Lunaria, dal 2018 al 2013
Sempre tra i Bianchi, questo Life of Wine mi ha permesso di scoprire l’evoluzione di un interessante Pecorino Biologico, denominato Civitas, prodotto da Orsogna, nell’ambito della sua linea di Biodinamici, chiamata Lunaria.
Un’importante realtà vitivinicola
Abruzzese, della provincia di Chieti, che sa bene come presentare una gamma di vini altamente territoriali e
gustosi tra cui, ovviamente, non può che figurare un gran Pecorino.
Avevo già avuto modo di assaporare
questo sfizioso Pecorino, simboleggiato da un simpatico scoiattolo, ma stavolta
ho potuto analizzarne bene le diverse potenzialità evolutive e le variegate
sfaccettature gustative.
Senza contare che ho avuto la
fortuna di assaggiare anche una versione riserva del loro pecorino in purezza, l’Aete,
affinata brevemente in legno piccolo.
Pecorino Civitas 2018
Pecorino Civitas 2018
Un Pecorino dal colore luminoso e
leggermente dorato, dotato di profumi
fragranti, fruttati e floreali, in cui spiccano i sentori delle nocciole, della pera,delle albicocche e della scorza di
limone.
Un vino dal gusto pieno e caldo, dotato di buona freschezza e di una particolare
sapidità che arricchisce, con note saline, la già piacevole persistenza agrumata.
Pecorino Civitas 2013
Pecorino Civitas 2013
Ben diversa è l’annata 2013!
Un vino che si presenta in una
veste intensamente dorata e che regala un caleidoscopio di sensazioni
aromatiche, in cui vincono le note sontuose della frutta.
Con 6 anni alle spalle, il
pecorino Civitas rivela una profumazione
intensa, carica di rimandi alla frutta secca, con note quasi di uvetta,
banane e pesche percoche mature.
Un Pecorino dal fascino vintage,
con un gusto morbido e pieno, ben
equilibrato tra sapidità e acidità e dotato di una bella persistenza, con
ricordi di frutta estiva matura e mandorle.
Un bianco così può sposare
splendidamente il sapore carico e speziato di una classica cacio e pepe ma può,
tranquillamente, anche abbinarsi a degli involtini di pollo, prosciutto e
fontina DOP o a una paella di carne e pesce.
Un Pecorino che, sicuramente, non
abbinerei alla semplice delicatezza dei crudi di pesce o a pietanze di mare dalla
tenue sapidità e tendenza dolce.
Il Pecorino Riserva Aete di Lunaria, dal 2014 al 2011
Aete 2014 – Pecorino Riserva
L’Aete 2014 è molto vicino, come
profumi, al Pecorino Civitas del 2013 pur mostrando un gusto ancora più
intenso, fresco e sapido.
Già all’olfatto, stupisce con sensazioni minerali più potenti e particolari, iodate e rocciose.
Una persistenza che si amplifica in mineralità, perdendo l’intensità della
sensazione ammandorlata, che rimane più nascosta.
Un vino dalla saporosità equilibrata, con un gusto
goloso, dotato di una piacevolissima freschezza che invita a più assaggi,
nonostante la struttura imponente e al suo innegabile calore strutturale.
Pecorino Aete 2014
Aete 2011 – Pecorino Riserva
L’evoluzione di questo Pecorino
Riserva, con 8 anni alle spalle, rivela una tonalità quasi ambrata ma sempre
luminosissima.
Torna, nel ricco e intenso ventaglio aromatico, la potenza della frutta secca, con note di nocciole, noci e mandorle a
cui si aggiungono percezioni speziate
penetranti e accenni balsamici, con ricordi di timo e alloro.
Un Pecorino che spicca, al gusto,
per la sua prorompente mineralità e
una freschezza molto più mite rispetto a quella riscontrata
nella 2014.
Un bianco dalla potente saporosità, con una persistenza
iodata e una morbidezza setosa e avvolgente. Farebbe davvero una splendida figura anche accanto a pianti importanti
di carne, dotati di particolare tendenza dolce e grassezza, come delle
fettuccine al ragù d’agnello in bianco o una porchetta al forno con patate
arrostite.
Un bianco che mi piacerebbe provare anche con del foie gras …
Pecorino Aete 2011
Life of Wine 2019 – I Rossi Assaggiati
Tra gli assaggi mirati, sono stata piacevolmente colpita dalla longevità e dal gusto invitante e indimenticabile del Fiorano Rossodella Tenuta di Fiorano e del Montepulciano d’Abruzzo Coste di Moro, prodotto sempre da Orsogna.
Due rossi ben diversi ma
dall’importante gustosità, capaci di cambiare e acquistare spessore aromatico e
olfattivo anche a distanza di molti anni.
Scopriamoli insieme … sicuramente
mi verrà voglia di assaggiarli di nuovo … maledizione!
Le annate del Fiorano Rosso al Life of Wine 2019
Il Fiorano Rosso
Vino bandiera della storica produzione vitivinicola della Tenuta di Fiorano, ai confini di Roma, in uno dei suoi panorami più suggestivi, a un passo dallo storico selciato dell’Appia Antica.
Un luogo magico, visitabile anche solo attraverso questo storico cammino, una Tenuta di proprietà del Principe di Venosa, Alberico Boncompagni Ludovisi, oggi guidata da Alessandrojacopo Ludovisi che porta avanti l’amata attività del padre con la stessa integrità, dedizione e amore per quella terra e le sue uve: una produzione di qualità che non cede mai ai compromessi, per regalare vini che sono pura espressione di uno specifico terroir.
Il Fiorano rosso incarna la
bellezza e l’eleganza del posto: una sapiente fusione di uve internazionali, un
taglio bordolese da cui emerge la tipicità del Merlot e quella del Cabernet
Sauvignon.
Durante il Life of Wine ho avuto
la rara opportunità di degustarlo in 3 diverse annate, con 10 anni di
differenza l’una dall’altra.
Fiorano Rosso 2014
Fiorano Rosso 2014
La gioventù del Fiorano: un rosso che incanta già per la sua
raffinatezza e il suo buon equilibrio.
Un’esplosione di profumi variegati, fruttati, floreali,
erbacei, speziati e tostati, con note di prugne, more e amarene, timo ed
eucalipto, petali essiccati di violetta, cannella e scatola di sigari, con
appena un accenno di cioccolato fondente.
All’assaggio, il Fiorano non
lascia affatto indifferenti: difficile non rimanere ammaliati dalla sua setosa morbidezza, la ricca freschezza e la
delicata mineralità. Un vino dal gusto particolarmente elegante e
raffinato, perfetto per piatti profumati e saporiti, come un ottimo Coq au Vin,
un filetto alla Wellington o un manzo alla borgognona.
Fiorano Rosso 2009
Fiorano Rosso 2009
Nel 2009, nasce un Fiorano rosso dall’intensa tonalità granato.
Nel ventaglio aromatico di questo
rosso vintage, scopriamo delle sensazioni
speziate e tostate molto più decise, di liquirizia, tabacco e caffè, addolcite da delicate e meno evidenti note
fruttate, di confettura di prugne, e
rinfrescate da delicate sensazioni di erbe aromatiche e sottobosco.
Un vino dal sorso setoso e pieno, di pura
intensità speziata e boschiva, in cui ritornano le sensazioni dei frutti e
dei petali secchi di violetta.
Nonostante l’intensità gustativa
e la prorompente persistenza su note speziate e tostate, delicatamente boisé, questo Fiorano sorprende per la sua innata
freschezza e il tannino ben integrato.
Fiorano Rosso 1999
Fiorano Rosso 1999
Ecco che arrivano le prime
sfumature mattonate, ad arricchire quel rosso granato, visto in precedenza.
Questo Fiorano Rosso, con 20 anni sulle spalle, rivela ancora una tonalità
trasparente e limpida e una profumazione in linea con le sensazioni già
percepite nella 2014 e nella 2009.
Un ventaglio di profumi che, in questo caso particolare, sembra arricchirsi anche di sfumature
eteree, di smalto e ceralacca. Una saporosità dove ritroviamo con piacere i
consueti rimandi aromatici, con le attese e morbide note di frutti rossi in confettura, arricchite
da corposi sentori speziati e tostati.
Un Fiorano che lascia a lungo, al
palato, una scia gustativa unica, calda,
speziata, boschiva, a tratti eterea.
Un gran bel vino da gustare in
assolo, perfetto anche per la perfezione aromatica e intensa di un assaggio di
Pecorini diversi, ben stagionati.
Montepulciano Coste di Moro, dal 2016 al 2012
Spostiamoci nella limitrofa
regione d’Abruzzo per scoprire le diverse potenzialità e i tratti gustosi di un
ottimo Montepulciano biodinamico, il
Coste di Moro di Orsogna, declinato
nelle annate 2016 e 2012.
Life of Wine 2019 – I Vini Lunaria in Degustazione
Coste di Moro 2016 Montepulciano D’Abruzzo
Un bel rosso rubino pieno e luminoso, con riflessi
color porpora, per una tonalità che ricorda quella delle amarene. Guarda un
po’, chissà quali note aromatiche incontrerò subito in questo Montepulciano?
Un rosso che incanta con i suoi intensi profumi di frutta secca e di
amarene, con tocchi speziati di vaniglia, cannella e noce moscata e lievi
percezioni vegetali di rosmarino.
Un Montepulciano dal gusto morbidissimo, perfettamente equilibrato tra le doti di
freschezza e sapidità, di buona
persistenza, apparentemente leggero al palato, nonostante il calore generale.
Un vino già provato nei miei
esperimenti di abbinamento, che ho trovato strepitoso accanto a delle pappardelle al ragù di capriolo che
acquistano, con questo rosso compagno, delle deliziose sfumature cioccolatose.
Coste di Moro 2016
Coste di Moro 2012 Montepulciano D’Abruzzo
Chi ha bisogno della dolcezza
consolatoria della cioccolata, con questo nettare a portata di mano!
Non fraintendetemi, non si tratta
di un rosso eccessivamente morbido e quasi – orrore – dolce! Tutt’altro.
Un Montepulciano dall’incredibile potenza aromatica, in cui
riscopriamo tutta la croccantezza e la
freschezza delle ciliegie mature. Profumi vivaci e compositi che vengono intensificati
da note speziate dolci e delicatamente
boisè, con l’aggiunta di sensazioni aromatiche boschive.
Al gusto sembra quasi di
percepire questa fortunata e golosa commistione, per un rosso che lascia al
palato una persistenza squisita, dove le
note di cioccolato fondente si fondono a quelle balsamiche e scrocchianti delle
erbe aromatiche e della nocciole.
Coste di Moro 2012
Un Montepulciano che regala
attimi davvero deliziosi, risultando incredibilmente setoso e leggero a ogni sorso beva.
Con cosa abbinare questa evoluta squisitezza
di aromi e sapori?
Un traguardo notevole per l’enoteca online più longeva di tutta
Italia, ancora oggi sapientemente guidata dalla passione, per il vasto panorama
enologico italiano, del suo fondatore, l’Ingegnere Andrea Gaetano Gatti.
20 Anni di Wineshop.it
Wineshop.it – La Ricercatezza delle Etichette
Sin dal 1999 Wineshop.it si è configurato come una finestra magica,
aperta sul mondo dei vini italiani di
qualità, dov’è possibile scegliere tra etichette
attentamente selezionate: non solo nomi noti ma, soprattutto, tanti vini territoriali, capaci di raccontare
uve e luoghi della loro nascita.
Nella gamma delle delizie vinose,
acquistabili su Wineshop.it, troviamo nomi da sempre sinonimo di qualità come
Fontodi, Conterno Fantino, Bruno Giacosa, Elena Walch, Jermann, Leone De
Castris, e produttori meno noti, come Bric Cenciurio, Tenuta di Frassineto,
Piemaggio, Rizieri, Mimmo Paone, Ampelon e molti altri ancora, capaci di
incantare con i loro nettari altamente espressivi e golosi.
Un’enoteca che rappresenta,
ancora oggi, dopo ben 20 anni di puntuale e rigorosa attività, un punto di riferimento per chi ama scovare
nuove realtà enoiche artigianali, tutte
italiane, provenienti da ogni regione.
L’acquisto dei Vini con Wineshop.it
Wineshop.it – L’Esperienza d’Acquisto
Ho avuto modo di acquistare su
Wineshop in diverse occasioni, proprio per poter assaggiare quei vini
particolari, offerti in esclusiva su questo portale. Un utile vantaggio, perché
purtroppo non si ha sempre l’opportunità di viaggiare di qua e di là per
conoscere di persona vini, produttori e terroir.
In mancanza di tempo, fortunatamente, queste chicche si possono comprare facilmente su Wineshop.it. Un e-commerce di vino che opera con estrema puntualità e che non mi ha mai dato problemi circa lo stato di conservazione dei prodotti: nessun vino rovinato o bottiglie danneggiate, da dover rimandare indietro. Un’attività che poggia su anni di costante affidabilità, non solo per le spedizioni nazionali, ma anche per quelle rivolte all’estero.
Una selezione di vini da Wineshop.it
Wineshop.it – La Promozione per festeggiare i 20 anni di Attività
Ogni traguardo deve essere
giustamente onorato e, per celebrare i trascorsi 20 anni di alacre attività,
Wineshop ha ben pensato di coinvolgere i suoi fedeli clienti, vera anima di
questa enoteca online, in una promozione unica.
Questo Ottobre si rivela un mese pieno di Eventi vinosi interessanti: tra i molti, vi consiglio questa VIII Edizione del Simposio: un vero “Trionfo del Gusto” che avrà luogo al Salone delle tre Fontane all’Eur, a Roma (qui il luogo dell’evento su Google Maps).
Il prossimo weekend, dal 19 al 21, sarà quindi all’insegna della
scoperta dei sapori della nostra penisola,
dei suoi nettari vinosi e delle chicche enogastronomiche più artigianali e
prelibate, con un occhio di riguardo
in piùalla poco nota ma ricchissima produzione laziale.
Un mondo di sapore assoluto, in
cui veleggeranno pregiati salumi, preziosi tuberi, sfiziosi formaggi, invitanti
gelati, golosissimi cioccolati e, ovviamente, vini ottimi, rari e innovativi.
Simposio Ottobre 2019
I Vini del Simposio
Spesso, nel corso del Simposio, a
cui ho partecipato in diverse edizioni, ho avuto modo di scovare dei nuovi vini, autentici e particolari, ancora poco
conosciuti.
Pertanto, anche da questa
edizione 2019, mi aspetto davvero tanto.
Le occasioni di degustazione non
mancheranno e meritano senz’altro, almeno a giudicare dalla cantine presenti. Tanto
per cominciare, non vedo l’ora di assaggiare i vini laziali firmati “Artico” e
“MartinoV”… due produzioni diverse che hanno saputo valorizzare differenti
varietà di vite sul particolare e diversificato territorio laziale. Vini che ancora
mancano nella mia personale conta dei bianchi e rossi della mia regione.
I Vini di Artico al Simposio
Per non parlare della bontà,
fortunatamente già provata, dei vini
siciliani di Alcesti e di quelli umbri
della Fattoria di Monticello.
Tuttavia, la lista di chicche enogastronomiche è ancora lunghissima e potete consultarla qui.
Un vero tripudio di bollicine, vini rossi, bianchi e passiti
che fanno subito venir voglia di una lunga visita!
Gli Eventi del Simposio
Non solo banchi d’assaggio, ma
anche cooking show e seminari, dedicati alle
più golose eccellenze all’enogastonomia nostrana, che vedranno presenziare
ospiti d’eccezione, come il talento culinario dello chef stellatoGiuseppe De
Iorio, del ristorante Aroma, di Roberto
Franzin del ristorante trevigiano Le Coq, di Arcangelo
Dandini, chef di fama internazionale e celebre realizzatore dello street
food gourmet romano, firmato Supplizio, e di
Lorenza Bernina, una delle più note maestre gelatiere italiane.
Una serie di appuntamenti di puro
e genuino sapore, in cui saranno le fusioni
culturali e gastronomiche, tra tradizione e innovazione, le vere protagoniste da scoprire e assaggiare.
Un programma ampio, da consultare
in anticipo, per non perdere gli eventi che più interessano.
Trovate tutto il programma di questo Simposio, a questo link.
Simposio 2019 – Appuntamenti golosi
Simposio VIII Edizione – La Location
Come ciliegina sull’evento, devo proprio menzionare l’ariosità della location scelta. Il Salone delle Tre Fontane dell’Eur è uno spazio davvero ideale per ospitare grandi kermesse, piacevole e facilmente raggiungibile, anche con i mezzi pubblici.
Un motivo in più per partecipare
con gioia, senza rischiare di essere travolti da una folla costretta in spazi angusti
… come spesso – ahimé – capita.
Perché la bontà di cibo e vino va
assaporata con calma e negli spazi adatti.
Il Simposio non mi ha mai delusa
in quanto a organizzazione e a fascino e bontà delle scoperte fatte,
specialmente vinose!
E che racconto! Partecipare allo scorso evento, Rosa Rosati Rosé, mi ha permesso di scoprire dei vini davvero interessanti, che non vedo l’ora di assaggiare nuovamente, magari comodamente a casa e in allegra compagnia.
Infatti, quando provi un vino che
ti colpisce per le sue qualità, non vedi l’ora di farlo provare anche alle
persone a cui vuoi bene … perché il buon vino è un dono che si condivide con
grande piacere!
Se il mondo dei vini rosati vi
affascina, allora non potete perdere alcune delle chicche in rosa che ho avuto l’occasione di degustare!
I Rosati assaggiati, in molti
casi, sono dei raffinati prodotti di nicchia, non così facilmente reperibili …
ma non preoccupatevi, presto riuscirò a sperimentarli nelle mie avventurose prove
di abbinamento.
Intanto, proverò a ingolosirvi descrivendovi
alcune delizie in Rosa provate all’evento …
La Guida al Bere Rosa
Rosa Rosati Rosé – I Vini Assaggiati
Honor Rosé Extra Dry – Astoria
Comincio con una bollicina gustosa,
un Metodo Charmat del Veneto … e non è un Prosecco!
I vini firmati Astoria sanno
sempre essere accattivanti, devo proprio dirlo. Questo è anche il caso del loro
rosé, dallo splendido color rosa cerasuolo.
Da uve di Raboso e Pinot Nero
nasce questo spumante sfizioso, dalla freschezza piacevolissima, affilata e
fruttata, in cui si percepiscono subito i profumi delle fragole, il delicato
tocco dei petali di rosa e un pizzico di freschezza vegetale.
Un Metodo Charmat che regale un
sorso croccante e spumosamente fragoloso, di vivida freschezza. Me lo immagino
ancora più gustoso in abbinamento a una pizza,
con mozzarella, mortadella e pistacchio.
Una pizza come la gustosa “Porcopistacchio” che si assaggia qui, al Bir & Fud.
Fortunatamente, l’Honor Rosé di Astoria si trova facilmente online, come qui, ad esempio, dove costa solo 7.50Euro.
Selezione degli Spumanti Astoria al Rosa Rosati Rosé
Vetere 2018 Paestum Rosato – Azienda Agricola San Salvatore
Un Aglianico rosato decisamente
romantico, nel colore e nei profumi: una delicata nuvola rosa dai profumi di
fragole, lamponi e petali di rosa e ciclamino. Un vino dal gusto morbido e
rinfrescante, perfettamente equilibrato tra freschezza e sapidità.
Un sorso del Vetere lascia in
bocca un piacevole e sfumato ricordo di fragole fresche, sempre godibilissimo e
apprezzabile,
A tavola, è sicuramente un grande
compagno, uno di quei vini jolly sempre vincenti in abbinamento a tanti
ingredienti. Da provare su dei bocconcini
di baccalà e pomodorini confit, su
un couscous vegetariano, con melanzane a funghetto e pachino o, vista la
stagione, con della polenta bianca croccante,
con funghi e ciauscolo.
Mi è piaciuto … e tanto. Per fortuna che, online, si può trovare qui, a 15 Euro.
Il Vetere Rosato … fortunatamente in più formatiIl Colore del Vetere Rosato 2018
Dopo queste rapide ma gustose
toccate e fuga … arrivo nella Maremma Toscana e qui mi fermo, perché in questa
regione ho scoperto diversi rosati sfiziosi che ancora non conoscevo.
San Michele 2018 Maremma Toscana Rosato – Poggio l’Apparita
Questo San Michele è un rosato
sicuramente intenso, a base di uve Sangiovese, ricco di sensazioni fruttate cariche, con note di lamponi, ciliegie e melograno,
e delicati accenni vegetali. Un’aromaticità
dal tocco fragrante, dove sembra quasi di percepire la golosità di quei
pasticcini da tè con sopra le ciliegie candite.
Profumi dolcemente croccanti che
si scontrano con un gusto pienamente
secco, fresco e di delicata mineralità. Un rosé ben equilibrato, di buona morbidezza e con una gustosa
persistenza su note di frutti rossi.
Un vino che vedo splendidamente
in abbinamento a una classica Pizza
Margherita o su delle linguine con
salmone e pomodoro pachino.
Lo potete trovare facilmente qui, a circa 12 Euro.
Passiamo all’assaggio del gustoso Ciarlibò, a base di – udite udite, uve
di Grenache. Ardito ma, devo dire, davvero gustoso. Un bel mix di profumi di fiori e frutta, con sentori di petali di rosa,
ciliegie croccanti, felce, sedano e appena
un pizzico di menta e pepe rosa, con delle leggere note fragranti in sottofondo,
che quasi ricordano la frutta secca e, in particolar modo, le nocciole.
Un rosato che regala un sorso pieno e potente, con una lunga e
succosa persistenza su note di ciliegie dolci, con una leggera punta di persistenza
floreale e speziata.
Un vino che dimostra un grande bilanciamento tra freschezza e
mineralità, con una persistenza giusto un pelino più sapida, dal tenue
tocco salino.
Un rosato così intenso devo
assolutamente provarlo in abbinamento a una classica e gustosa Amatriciana.
Un vino che potete richiedere attraverso il sito aziendale, a questo link.
Ciarlibò 2018 di Tenuta DiegaleIl Ciarlibò 2018 di Tenuta Diegale visto da vicino
25HL Rosé – Enoforia
Infine, vi racconto il vino che
più mi è piaciuto. Una fantastica fusione di profumosità, leggerezza e
croccantezza gustativa, racchiusa in uno scrigno dal vivace colore rosato.
Il 25hl, a base di uve di Syrah e
Vermentino, rivela un’aromaticità fresca e croccante, con sensazioni di melograno, pesca nettarina e anguria … un vino che,
per un attimo, mi ha riportato indietro nel tempo, ai mesi estivi.
Alle più intense note fruttate, seguono i
sentori floreali e delicatamente speziati, con accenni di petali di
violetta, erba tagliata e pepe bianco.
Un vino che mi ha incantata con
il suo sapore fresco e invitante e la
sua persistenza delicatamente minerale, con rimandi di frutta e fiori.
Ecco, questo vino è delizioso in abbinamento a un filetto di salmone alle fragole o ai raffinati e golosissimi maki alle fragole (ichigo hosomaki), dello chef Eiji Yamamoto.
Se, come me, siete ansiosi di assaggiarlo, visitate questo link!
Eccomi pronta a raccontarvi e a mostrarvi alcune invitanti, imperdibili e deliziose particolarità di quest’ultima edizione delTaste of Roma 2019, un evento particolare in corso questi giorni, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, e di cui avevo annunciato qui l’imminente e gioioso arrivo.
Se volete saperne di più,
lasciatevi ingolosire, leggendo oltre!
Il Taste of Roma 2019 – Invitante
Una scatola preziosa che
custodisce un ambientecomodo, rilassato ed elegante dove, nonostante
la confusione – comunque moderata, posso sinceramente dire – si possono vivere esperienze diverse,
capaci davvero di catturare corpo e spirito.
In questo caso possiamo usare il
termine “spirito” nella sua accezione più ampia, per descrivere i lounge bar
originalmente pensati per rivelare un lato del bere che, in Italia, è ancora
considerato esotico e poco battuto: quello che vede proprio gli “Spirits” come
protagonisti … anche accanto ai cibi e non solo nel pre e nel post cena.
Gli esploratori più audaci
avranno l’opportunità di conoscere nuovi
cocktail, pensati dagli esperti bartender del Residence Zacapa e del Tanqueray 10
Bar.
Il Tanqueray Ten Bar del Taste of Roma
Zacapa Point
Un’idea divertente che anche i 14
Chef, protagonisti dell’evento, sembrano aver apprezzato, sorseggiando il
cocktail servito al momento dell’inaugurazione, rinfrescante e delicato, proprio
a base del Gin Tanqueray Ten, dall’inconfondibile aromaticità agrumata,
officinale e speziata.
Gli chef protagonisti brindano all’inizio del Taste of Rome 2019 con lo speciale Gin Drink by Tanqueray Ten
Ora starà a voi sperimentare gli sfidanti abbinamenti “Food
& Spirits” suggeriti nel programma dell’evento.
Il Taste of Roma 2019 – Imperdibile
A meno che non abbiate tanto
tempo a disposizione, conoscere le tante
sfumature del Cesanese e i più deliziosi vini rossi del Lazio, a base di quest’uva autoctona, può
rappresentare un’impresa davvero lunga e impervia.
Invece, al Taste of Roma 2019 c’è davvero la possibilità di fare una full
immersion nel mondo del Rosso Cesanese, provando in un’unica volta le
diverse espressioni di questo gran vino, tipicamente laziale.
Alla “Bottega del Cesanese” trovate proprio numerose e selezionate
etichette, davvero imperdibili e che meritano di essere degustate, almeno una
volta … poi chissà, magari avrete tempo e desiderio di visitare personalmente
le magiche vigne dei vari produttori.
La Bottega del Cesanese
Un discorso, quello del Vino
Cesanese, che avrete anche l’opportunità di approfondire ascoltando i seminari degli esperti sul tema,
organizzati all’interno del “Salotto del
Vino”.
Il Salotto del Vino
Ecco, se proprio devo trovare
quell’unica nota stonata, che non manca mai nei grandi eventi di questo tipo, è
la scelta della location per questo “Salotto”. Seriamente? In un pullman? E le
energie rinnovabili? E le pratiche in vigna e cantina per la valorizzazione
delle biodiversità e il rispetto dell’ecosistema? Trovo che il mezzo scelto per
ospitare un luogo d’incontro così importante sia un pochino fuori luogo e fuori
tempo.
Giusto per voler puntualizzare quel
piccolo tassello che stona un po’ con la bellezza complessiva di questa
Kermesse.
L’Ambasciatore della Thailandia al Taste of Roma 2019
Un tocco di magica Thailandia @ Taste of Roma 2019
Tornando all’innegabile splendore
generale, ancora più imperdibile, specie se non avete mai progettato o già
sperimentato un viaggio nell’enogastronomia
Thailandese, è lo Stand del Taste of
Thailandia, dove vengono preparate delle delizie – davvero tipiche – di questo paese dell’estremo Oriente, realizzate
con cura da chi ben conosce le ricette e gli ingredienti più tradizionali di
questa terra, dal fascino esotico, profumato e speziato.
Un tocco di Thailandia al Taste of Roma 2019
Il Taste of Roma 2019 – Delizioso
Un evento super delizioso che invita davvero alla partecipazione tutti i curiosi e gli amanti della cucina
rara, genuina e raffinata che,
in questa kermesse, è stata presentata da 14
grandi chef del panorama gastronomico romano.
Gli Chef protagonisti al Taste of Roma 2019
Chef con un’idea di cucina gourmet diversa, altamente
esperienziale, raccontata attraverso un
menù composto da tre pietanze più una particolare specialità, squisitamente
pensata per esaltare tutti i sensi e, in particolar modo, la vista, poichéognuna è stata ideata con l’obiettivo di
celebrare un colore.
Tonalità che si vedono e che si
assaporano con gran piacere!
Gli Chef e i Colori del Taste of Roma 2019
I Cibi e i Vini al Taste of Roma 2019
Ho voluto provare alcuni piatti degli Chef proprio in abbinamento
ai vini che sono stati selezionati dagli organizzatori dell’evento, in
collaborazione con l’enoteca di Roma Trimani. Si tratta, come potete in parte
vedere, di etichette davvero ricercate e
gustose, non così facilmente reperibili e che avrei voluto sperimentare
tutte … specie in abbinamento ai vari piatti proposti dagli chef.
Ma la vita è fatta di scelte e, per fortuna, stavolta sono veramente squisite.
Ve le racconto? Ve le racconto!
Alcune vini selezionati per il Taste of Roma 2019 … quelli in verde sono da abbinare alle specialità degli chef
BWined @Tasting : la Specialità dello Chef Yamamoto Eiji
Data la mia passione per il
sushi, non potevo negarmi l’assaggio della specialità
proposta da Yamamoto Eiji, chef del ristorante Sushisen di Roma, per celebrare
il colore nero: un Maki di Spigola e
Capesante di Hokkaido al Thè verde Matcha e Tartufo Nero, Yuzu e Miso al Nero
di Seppia, Sweet Kabù e Shishimai … praticamente una novella infinità di
profumi, sapori e colori, dove il nero è il punto focale.
Yamamoto Eiji celebra il “nero” con questo piatto speciale per il Taste of Roma 2019
Un assaggio di roll sapientemente
preparati con ingredienti genuini e raffinati: dei maki che conquistano con la
loro spiccata tendenza dolce, la
delicata sapidità marina, la pro fumosità tartufata e quello spunto delicatamente
amaro e sapido dato dalle alghe croccanti e dalla salsa al nero di seppia.
Un sushi davvero squisito e ricercato, dove ho trovato davvero adorabile la
presenza del rinfrescante e succoso
spicchio di sweet kabù.
Il Convenio di Casale Certosa
Il vino in abbinamento, il Trebbiano Toscano Convenio di Casale
Certosa, azienda biologica alle porte della capitale, delizioso nelle sue doti di morbidezza glicerica e persistenza fruttata,
non mi ha però convinto molto in abbinamento ai maki sfiziosi dello chef
Yamamoto Eiji: un wine – food pairing
difficile, in cui forse avrei scelto un vino un pochino più profumato, fresco e
minerale … una ricerca che mi riservo di perseguire.
Spot la Terrazza dell’Hotel Eden al Taste of Roma 2019
BWined @Tasting : la Specialità dello Chef Fabio Ciervo
Semplicità pura. Deliziosa. Polpo e Sedano, una ricetta storica del Ristorante La Terrazza dell’Hotel Eden,
rivisitata dal giovane Chef Fabio Ciervo.
Un piatto in cui veramente trovi
tutto: la dolcezza e la tipica grassezza tenera della carne di polpo, la lieve
tendenza acida e amara del sedano e una squisita sapidità e lieve piccantezza
generale che condisce e arricchisce ogni assaggio … completato dalla
croccantezza delle sfoglie sottilissime di sedano.
Polpo e Sedano by Chef Fabio Ciervo
Un piatto delizioso che viene davvero sublimato grazie all’accompagnamento del Fatía , una fusione di Malvasia Puntinata e Trebbiano, prodotta dall’azienda biodinamica Palazzo Tronconi.
Un abbinamento cibo-vino un cui
il Fatía
incanta con la sua aromaticità morbida e fragrante, dove si sente appena uno
sfizioso tocco citrino. Il gusto vellutato di questo bianco, dalla ben
bilanciata mineralità si rivela davvero perfetto nel rendere più elettrizzante
la consistenza della carne di polpo.
Il Fatía 2017 di Palazzo Tronconi
La associazioni tra vini e piatti
gourmet sono spesso difficili, ma quello
tra il Fatía 2017 di Palazzo Tronconi e
il Polpo e Sedano del Ristorante La Terrazza è un abbinamento strepitosamente gustoso
e perfettamente azzeccato. Vorrei potermene dare il merito ma non è così!
Però, vi posso suggerire,
caldamente, di sperimentarlo, se vi capita!
Ecco che arriva di nuovo … parlo del Taste of Roma 2019.
Se sei appassionato di cibo e di vino e vuoi ampliare il tuo parco di
sensazioni … allora leggi oltre e scopri
come partecipare a un evento annuale davvero gustoso e imperdibile.
Arriva il Taste of Roma 2019!
Il Taste of Roma 2019: Cos’è e perché mi piace
Ancora una volta l’Auditorium
Renzo Piano di Roma farà da location speciale per questa vera celebrazione dell’alta cucina e dei grandi
vini italiani.
Il Taste of Roma 2019 … anche quest’anno all’Auditorium
Dal 19 al 22 Settembre, 14
rinomati chef incanteranno il pubblico della capitale e oltre con delle ricette
fantastiche, specialmente pensate per l’arrivo di questo evento.
Pietanze che, per quest’anno, sono state pensate per celebrare “i colori” ed esaltarli attraverso l’elaborazione e l’accostamento
degli ingredienti, nella composizione delle ricette e dei piatti.
Un tema bellissimo, assolutamente intrigante e tutto da scoprire attraverso 4 giornate, ricche di eventi e possibilità, accessibili ciascuna al prezzo di16 Euro.
I RISTORANTI E GLI CHEF DEL TASTE OF ROMA 2019:
Idylio
by Apreda – Francesco APREDA
La
Pergola – Hotel Rome Cavalieri – Heinz BECK
Glass
Hostaria – Cristina BOWERMAN
La
Terrazza Hotel Eden – Fabio CIERVO
Osteria
Fernanda – Davide DEL DUCA
All’Oro
– Riccardo DIGIACINTO
Sushisen
– Yamamoto EIJI
Acquolina
– Daniele LIPPI
Mirabelle
Hotel Splendide Royal – Stefano MARZETTI
Il Taste of Roma 2019 aprirà i
battenti al pubblico a partire dalle 19
di Giovedì 19 Settembre, fino alle 24:00.
Nei giorni successivi verranno
rispettati i seguenti orari:
20 Settembre – 19-24
21 Settembre – 12-17 e 19-24
22 Settembre – 12-17 e 19-24
L’evento avrà luogo nella zona dei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (a Viale Pietro de Coubertin 30, cliccando qui aprirai il link su Google Maps e, credimi, averlo è utile per arrivare alla location … i romani possono capire :D)
I Giardini dell’Auditorium durante il Taste of Roma
Per chiarezza, i giardinisono all’aperto … ma l’evento
si farà anche in caso di pioggia!
I biglietti sono acquistabili in prevendita, a questo link, o direttamente alla biglietteria dell’Auditorium.
Per acquistare i prodotti e degustare le specialità e i vini del Taste
of Roma bisognerà acquistare una carta ricaricabile “la card sesterzi”. A
ogni Euro caricato sulla carta corrisponderà un sesterzio: un sistema facile
che permetterà di godersi l’evento senza dover usare il portafoglio. Comodo,
vero?
Ovviamente nessuno ti obbligherà
a caricare e a usare la card … però come farai a degustare le specialità
proposte dai grandi Chef, menzionati qui di seguito?
Il Taste of Roma 2019 e il suo Salotto del Vino
Il Taste of Roma 2019 e il suo Salotto del Vino
A questo non posso certo mancare!
Spesso sono proprio i piatti
gourmet i più sfidanti, in termini di abbinamento cibo vino.
Quale migliore occasione di
questa per provare degli accostamenti arditi e inediti?
Potrei scoprire dei wine-food pairing davvero esaltanti e irripetibili … anche
perchè difficilmente riuscirei da sola a ricreare le pietanze preparate per
l’occasione dagli chef presenti!
Nel Salotto del Vino, allestito
all’interno di un vero e proprio autobus del gusto, si potrà partecipare anche
a degli incontri, mirati alla scoperta di alcuni vini selezionati.
Si vocifera che avrà luogo anche un interessantissimo seminario sul vino
Cesanese … un’occasione super ghiotta per scoprire questo misconosciuto ma
favoloso vitigno e vino rosso del Lazio.
Il Taste of Roma e la sua Scuola di Cucina
Il Taste of Roma 2019 e la sua Scuola di Cucina
Alta cucina e oltre! Non solo si avrà l’opportunità di conoscere alcune pietanze prelibate, realizzate dalle mani esperte di noti chef, ma anche di sfidarsi personalmente con le attività previste dalla Scuola di Cucina del Taste of Roma.
In partnership con la scuola
romana “A Tavola con lo Chef”, i grandi
chef di questa importante kermesse coinvolgeranno gli arditi ospiti in lezioni frontali di cucina, in cui riveleranno alcuni loro segreti, per
preparazioni sempre perfette e rispettose della materia prima.
Non so se riuscirò a essere così ardimentosa ma se tu non hai dubbi, puoi iscriverti per tempo alle attività della Scuola di Cucina del taste of Roma, a questo link.
Sono GRATUITE, poiché comprese nel costo del biglietto d’ingresso!
In bocca al lupo e happy cooking!
Il Taste of Roma e la BBQ Experience!
Il Taste of Roma 2019 e la sua BBQ Experience
Ebbene sì! Appassionati di braci
e fuochi, accorrete! Finalmente l’occasione d’imparare tutte le ricette e i segreti per una grigliata dal
sapore strepitoso, sia di carne sia di pesce, guarnita da ricette gourmet imperdibili e
internazionali, come quella degli hamburger ripieni di formaggio,
Indianapolis Style, le polpettine di
manzo in salsa chimichurry e le carni accompagnate ai frutti esotici … cotti
pure loro alla brace.
Tutto sembra diventare possibile
nella BBQ Experience: anche ricette di
pasticceria possono essere esaltate ricorrendo alla cottura al barbecue.
Qui trovi il programma delle attività previsto all’interno della BBQ Experience … sempre gratuite ma su prenotazione.
Il Taste of Roma 2019 è adatto anche ai più piccoli
Il Taste of Roma 2019 e il Kids @ Taste
Ecco un modo divertente per coinvolgere anche i più piccoli nella
scoperta della buona cucina e dei suoi ingredienti.
Curiosità, gioco e cultura, ecco i tre ingredienti principali
dell’esperienza Kids @ taste, in cui i bimbi avranno modo di conoscere e
toccare con mano, lavorandoli, diversi ingredienti tipici della cucina,
utilizzati in modo affascinante … non solo culinario ma anche artistico.
I piccoli partecipanti avranno la
possibilità di dipingere e decorare con
spezie e verdure, d’impastare, trasformare
e stendere, di cogliere e piantare
ortaggi, di costruire mangiatoie per
gli uccellini.
Attività che incanteranno i
bambini, mostrandogli come catturare il colore dalla verdura e usarlo per
dipingere, come creare un piccolo orto in miniatura, partendo dai semi.
Attività ludiche ma anche di apprendimento che faranno divertire i
bimbi attraverso divertenti quiz e
indovinelli, volti alla conoscenza dei diversi prodotti della natura, e
tramite l’organizzazione di veri e
propri giochi di ruolo in cui i piccoli chef potranno decidere come allestire
e imbandire una loro personale tavola da pranzo.
Peccato io sia fuori limite
d’età! Un’esperienza che sarà comunque super divertente anche per i genitori e
gli accompagnatori dei fortunati piccini.
Anche in questo caso, le attività sono sempre gratuite e accessibili previa prenotazione. Potete scoprirne di più qui.
Il Taste of Roma 2019 e il Taste Residence by Zacapa
Un’occasione fantastica per tutti
gli amanti dei distillati e, soprattutto, del gusto speciale del Rum … by
Zacapa, ovviamente!
Qui non si parla solo di
degustazione ma di un’autentica esperienza sensoriale in cui il Rum diventerà protagonista di piatti
super gourmand, come quelli che verranno proposti, nelle 4 giornate, da Daniele Usai, Arcangelo Dandini, Iside
De Cesare e Oliver Glowig.
Gli chef vi riveleranno, nei
menù da loro pensati ed elaborati, lo speciale
e delizioso contributo gustativo e aromatico offerto da un distillato di
qualità, come il Rum Zacapa.
Per scoprire il menù giornaliero del Taste Residence by Zacapa e partecipare all’assaggio dei menù degustazione, puoi cliccare qui.
Il Taste of Roma 2019 e il Laboratorio del Benessere
Grandissima novità di questo Taste of Roma 2019 sarà il meraviglioso Laboratorio del Benessere.
Un luogo in cui sarà facile e
divertente scoprire come coniugare il
piacere per l’alta cucina con l’armonia e il relax psico-fisico.
Una scoperta che verrà aiutata
attraverso delle specifiche lezioni di
Vinyasa Flow Yoga, organizzate dallo “Yogineur” Yoga Studio di Rosella
Visconti, e da incontri frontali,
dedicati alla dieta mediterranea,
mirati a raccontare come mangiare in
maniera sana ed equilibrata.
Lezioni perfettamente collegate
al tema dei “Colori”, di questo Taste of Roma, attraverso la spiegazione dei
principi di territorialità e di stagionalità, fondamentali per nutrirsi con
piacere, serenità e consapevolezza personale e ambientale.
L’appuntamento con il Benessere avrà luogo solo Sabato 21, dalle 10:00 alle 12:00, e potrà essere prenotato, a questo link, al costo di circa 30 Euro (con una card sesterzi in omaggio, precaricata con 25 Euro).